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Veicolo ad ammoniaca Pont-Tech per le aziende rifiuti

Pubblicato il: 31/10/2012
Autore: Redazione ImpresaGreen
Pont-Tech ha presentato un veicolo alimentato ad ammoniaca alle aziende di gestione dei rifiuti della Toscana.
Ideale per la raccolta porta a porta, ecologico, a emissioni zero e silenzioso: sono queste le caratteristiche del primo veicolo italiano ad ammoniaca  presentato alle aziende di gestione dei rifiuti della Toscana.
Dal punto di vista tecnico si tratta di un veicolo ibrido dotato di un “range extender” alimentato ad ammoniaca liquida installato su di un autocarro da 35 q.li allestito con vasca portarifiuti e volta bidoni.
Rispetto ad altri ibridi, non ha costi di realizzazione superiori e con 18 litri (tanto è capiente il serbatoio) si possono fare 150/200 km oltre ai 40 in cui il veicolo può viaggiare silenziosamente in modalità “All Electric”.
L' ibrido non produce polveri sottili, nessun idrocarburo o composti dello zolfo, né CO, né CO2.

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“ Abbiamo realizzato il prototipo, che abbiamo portato all’attenzione dell’Unione Europea a Bruxelles nell’ambito delle iniziative della Sustainable Energy Week del luglio scorso – dichiara il Presidente di Pont-Tech Riccardo Lanzara - e ne abbiamo dimostrata la fattibilità tecnica e la funzionalità. Ora si apre una fase nuova in cui dobbiamo procedere non solo a un’analisi più approfondita del mercato potenziale per poi procedere alla industrializzazione del prototipo, ma anche allo studio di forme di incentivazione della domanda che ne possano favorire la diffusione. La giornata di oggi è in questo quadro molto importante, perché ci ha consentito di verificare l’interesse delle aziende toscane di gestione dei rifiuti, che rappresentano un mercato di riferimento molto importante”.
“Il principale problema nella diffusione di sistemi alternativi di mobilità – spiega il Direttore di Pont-Tech Giuseppe Pozzana - è costituito dalla lentezza con cui si manifesta e cresce una domanda sufficiente a sostenere i processi di industrializzazione. Una efficace strategia per risolvere questo problema può essere quella di lavorare inizialmente su segmenti di mercato specifici e circoscritti, come appunto quello delle aziende di igiene urbana oppure, in prospettiva, dei gestori di aree industriali ecologicamente attrezzate, o quello delle autorità portuali e aeroportuali. La disponibilità di CISPEL, Quadrifoglio, Geofor e delle altre aziende partecipanti è molto incoraggiante e ci stimola a procedere nella strada intrapresa”.

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