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La Thailandia annuncia la fine del commercio dell’avorio

Pubblicato il: 04/03/2013
Autore: Redazione GreenCity
Oggi la Thailandia è il più grande mercato illegale dell’avorio dopo la Cina.
Il primo ministro Thailandese, la donna d’affari Yingluck Shinawatra, ha annunciato che si impegnerà a porre fine al commercio dell’avorio in Thailandia, cogliendo un’opportunità cruciale per stroncare il commercio globale di specie selvatiche.
Lo storico annuncio è giunto dopo l’appello di circa 1,5 milioni di cittadini da tutto il mondo che hanno firmato la petizione avorio lanciata dalWWF e supportata negli ultimi giorni anche da Avaaz (www.wwf.it/stopavorio), e inaugura l’apertura della Conferenza della CITES (la Convenzione sul commercio internazionale di specie minacciate di estinzione), che avrà luogo a Bangkok fino al 14 marzo. 
“Come prossimo passo riformeremo la legislazione nazionale con l’obiettivo di porre fine al commercio dell’avorio e allinearci con le normative internazionali – ha detto il primo ministro thailandese Shinawatra – Questo ci aiuterà a proteggere tutte le specie di elefanti, da quelli africani a quelli tailandesi selvatici o domestici.” 
Porre fine a ogni forma di commercio dell’avorio in Thailandia – oggi il più grande mercato dell’avorio non regolamentato al mondo – avrà un ruolo determinante nell’arginare un drammatico bracconaggio globale che sta causando la strage di decine di migliaia di elefanti ogni anno e che alimenta un’attività criminale internazionale legata al commercio di parti di animali, un traffico illegale secondo solo a quello di armi e droga.
L’appello per vietare il commercio di avorio in Thailandia arriva mentre WWF e TRAFFIC stanno chiedendo ai governi riuniti nella conferenza CITES di promuovere le giuste sanzioni per quei Paesi che alimentano il commercio illegale di specie selvatiche.
Negli ultimi anni il bracconaggio ha raggiunto livelli di crisi ed è la principale minaccia di specie carismatiche e iconiche come elefanti, rinoceronti e tigri. I Paesi maggiormente coinvolti nel commercio illegale di avorio includono la Tailandia, la Nigeria e la Repubblica Democratica del Congo (DRC).

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Categorie: Ambiente

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