Google ha presentato a San Francisco, per mezzo del suo amministratore delegato
Eric Schmidt, il piano chiamato
"Clean Energy 2030" che mira a liberare gli Stati Uniti, entro il 2030 appunto, dall'uso di carbone e petrolio per la produzione di energia, e di ridurre del 40% l'utilizzo del petrolio come carburante per le automobili. Per raggiungere questi obiettivi l'unica soluzione possibile, secondo gli ideatori del piano, è quella di sostituire
il carbone e il petrolio con fonti alternative e rinnovabili, come l'energia eolica, geotermica o solare. Google ha deciso d'impegnarsi a fondo per promuovere questo mega-progetto sulle energie alternative, v
alutato 4.400 miliardi di dollari, e realizzato da un importante team di esperti, tra cui Jeffery Greenblatt. In pratica
Google si è impegnata a sostenere le aziende che si occupano di tecnologie eoliche, solari e geotermali (solo quest'anno il colosso di internet vi ha investito ben 45 milioni di dollari) e di stimolare il dibattito sull'energia pulita soprattutto in vista delle elezioni presidenziali americane.