Fatica e libertà: ecco le due parole che vengono associate alla bicicletta, il mezzo di locomozione più democratico e naturale che ci sia. Le due ruote consentono infatti assaporare un grande senso di libertà e permettono di muoversi secondo il proprio ritmo su strade immerse nei boschi o su percorsi che costeggiano laghi e piccole borgate, in luoghi altrimenti inaccessibili agli altri mezzi di locomozione; per quanto concerne la fatica per fortuna, la tecnologia ci è venuta in soccorso: se è vero che il mezzo di propulsione della bicicletta rimangono pur sempre le gambe che spingono sui pedali, le nuove e-bike consentono infatti a chiunque di cimentarsi con percorsi anche molto impegnativi.
Muoversi nell'area protetta del Parco Nazionale Gran Paradiso in sella ad una bici è un'esperienza che arricchisce sotto molti punti di vista: contrariamente a quello che succede spostandosi in macchina, dove il paesaggio scorre fuori dal finestrino, in bicicletta si è immersi nell'ambiente naturale, se ne possono percepire i suoni, i colori, i fruscii, i profumi; si possono fare soste frequenti per ammirare un animale o un panorama, si può assaporare l'ebrezza di raggiungere la cima dopo la fatica della salita e godersi l'aria fresca durante la discesa.
Insomma: pedalare fa bene alla salute, al morale -perché il movimento mette in circolo le endorfine- e alla natura; è perfetto per chi si vuole semplicemente svagare, ma anche per chi si vuole mettere alla prova su itinerari difficili, che richiedono allenamento e impegno. L'essenziale è valutare i propri limiti ed esigenze e scegliere con oculatezza il percorso adatto (ci sono itinerari ideali anche per i bambini), perciò portate le bici o affittatele nel Parco: l'importante è pedalare!
É disponibile sul sito ufficiale del Parco una
sezione dedicata (www.pngp.it/itinerari-bici) in cui è possibile trovare una selezione di itinerari comprensivi di descrizione, tracciato gps e dei punti di appoggio: ecco alcuni dei 16 percorsi proposti dal PNGP.