Gli scienziati stanno lanciando
un grido di allarme sul futuro del nostro pianeta e sulle conseguenze derivanti dalla rapidità dei cambiamenti climatici, che portano a fenomeni meteorologici sempre più fuori controllo. Anche in Italia uno degli indicatori più rilevanti di questi cambiamenti è
il bosco, un elemento ch
e i danni causati dalla tempesta Vaia dello scorso anno hanno drammaticamente dimostrato
più vulnerabile di quanto si pensasse.Con questa premessa l
a Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano del Club Alpino Italiano (CCTAM) ha programmato
a Vittorio Veneto (TV) e nella Foresta del Cansiglio la due giorni nazionale intitolata
"Prendersi cura della montagna - Buone pratiche di attenzione al cambiamento", che si terrà
sabato 19 e domenica 20 ottobre prossimi.
Sabato 19 ottobre è in programma
un convegno presso "Le Filande", in località S. Giacomo di Veglia (inizio lavori ore 8.00), che vedrà al centro
le buone pratiche e il monitoraggio su stato di salute, uso, sfruttamento e ripristino del bosco in tutta Italia. Tra i temi che saranno affrontati:
l'ordinarietà che hanno raggiunto i fenomeni climatici estremi e
la gestione sostenibile e innovativa del bosco, fino ad arrivare al
ruolo delle comunità locali nei percorsi di economia solidale, con esempi positivi di iniziative di tutela e valorizzazione tutt'ora in corso.
Domenica 20 ottobre i partecipanti effettueranno
un percorso ad anello nella Foresta del Cansiglio (sito di Rete Natura 2000 di 5.060 ettari), con focus su
lettura dell'ambiente, ripopolamenti naturali e artificiali, danni da Vaia, attività di studio e gestione della foresta.Come documento conclusivo si vorrebbe delineare
una traccia operativa partendo dalla conoscenza della
realtà ecologica, gestionale ed economica del mondo forestale, così come definita anche dal recente decreto legislativo (Tuff), e allargando lo sguardo all'
intero sistema gestionale del territorio montano.Come ricorda il Presidente della CCTAM
Filippo Di Donato, "il bosco è
patrimonio naturale ma anche culturale, derivato da secoli di gestione, che richiede in questa attuale emergenza climatica
una visione multisettoriale, condivisa e forse anche innovativa. Ci attende il 2020, decisivo anno di transizione che definirà a livello planetario
le linee di azione dell'Agenda 2030 negli obiettivi sociali e ambientali. Anche l'Italia si è impegnata a sostegno del
New Deal for Nature and People (Assemblea generale dell'ONU di settembre 2019) per contrastare
emergenza climatica e perdita di biodiversità. A questo patto d'insieme partecipa anche il Club alpino con il suo Bidecalogo e, nell'appuntamento in Veneto, evidenzieremo i temi di nostro interesse nei punti 1,2, 8, 9,10".
Per informazioni:
www.cai-tam.it.