Maltempo, Coldiretti: "Nelle campagne persi milioni di euro"

Coldiretti: "Il settore agricolo è quello più impegnato a contrastare i cambiamenti climatici ma anche quello più colpito con danni per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e alle infrastrutture nelle campagne".

Autore: Redazione Greencity

Milioni di euro di danni nelle campagne devastate dai nubifragi dal Nord al Sud del Paese con piante sradicate, serre divelte, ortaggi distrutti e frutteti affogati anche dall’acqua del mare sulle isole attorno a Venezia. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sull’ultima ondata di maltempo che ha colpito l’Italia dal Veneto alla Puglia, dalla Calabria alla Basilicata alla Campania e ha danneggiato duramente i raccolti autunnali a macchia di leopardo e provocato frane e smottamenti con canali esondati e crollati e muri di contenimento abbattuti.
La Coldiretti chiede di verificare le condizioni per lo stato di calamità nelle zone investite dal maltempo che ha colpito le coltivazioni di stagione in un momento in cui è in pieno svolgimento la raccolta delle olive e sono state fatte o si preparano i terreni per le semine autunnali. Se in Puglia gli ulivi secolari sono stati abbattuti dalla furia del vento insieme alle piantine più giovani delle nuove varietà anti Xylella, a Venezia sono state danneggiate anche le attrezzature e i ricoveri dei pescatori nel Veneto mentre in Campania nell’Agro nocerino sarnese – riferisce la Coldiretti – sott’acqua sono finite le coltivazioni invernali all’aperto e in serra, in particolare cipollotti, insalate, broccoli, cavolfiori e finocchi.
Le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua si abbattono – precisa la Coldiretti – su un territorio reso fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con più di nove comuni su dieci a rischio per frane o alluvioni (91,3%) secondo Ispra.
Sono ben 7 milioni gli italiani che – evidenzia la Coldiretti – vivono in queste aree in una situazione di incertezza determinata dall’andamento meteorologico che condiziona la vita e il lavoro.

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