Si chiama “
Raee in carcere” l'iniziativa che permette ai detenuti dei penitenziari di Ferrara e Bologna di sfruttare una concreta opportunità di lavoro e quindi di reinserimento nella società e che vede coinvolto il Consorzio volontario per il recupero e il riciclo degli elettrodomestici bianchi,
Ecodom.
Il progetto prevede la creazione di laboratori all’interno delle carceri, che consentiranno ai detnuti di partecipare a corsi di formazione per l’apprendimento delle tecniche di trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici di lavatrici, lavastoviglie, forni e cappe. Il corso durerà due settimane con un impegno di circa 30 ore a settimana.
Per ogni istituto penitenziario, il consorzio metterà a disposizione circa 300 tonnellate di rifiuti all’anno, equivalente a 6.000 tra lavatrici e lavastoviglie. Questa operazione, che rappresenta la prima fase dell’intero processo di trattamento e di recupero, contribuirà a far risparmiare circa 760.000 kwh di energia elettrica e a riciclare più di 220.000 kg di ferro, 3.400 kg di rame, 1.700 kg di alluminio e 8.500 kg di plastica per ogni carcere coinvolto.
“Questo progetto ha un importante significato – sottolinea
Giorgio Arienti, direttore generale di
Ecodom - Perché permette il recupero sociale dei detenuti attraverso il lavoro. Inoltre aumenta la consapevolezza che il corretto trattamento dei Raee porta benefici alla società e all’ambiente”.