Fase 2, Coldiretti: in campagna a rischio 9 mln di presenze estive
Coldiretti: "A pesare oltre al calo della domanda interna è il crollo del turismo internazionale con gli stranieri che rappresentano il 59% dei pernottamenti complessivi senza dimenticare le cancellazioni forzate delle cerimonie religiose (cresime, battesimi, comunioni, matrimoni)".
Autore: Redazione Greencity
"Arriva il protocollo nazionale per la sicurezza anti Covid-19 per i 24mila agriturismi italiani pronti alla riapertura dopo il lungo periodo di lockdown in vista della prossima stagione estiva" E’ quanto ha annunciato la Coldiretti in riferimento all’avvio della Fase 2 per non perdere le quasi 9 milioni di presenze nelle campagne italiane in estate durante la quale si rischia che solo il 20% degli italiani andrà in vacanza. Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – sottolinea la Coldiretti – i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche e con l’arrivo della bella stagione sostenere il turismo in campagna significa evitare il pericoloso rischio di affollamenti al mare o nelle città. Per vivere in tutta tranquillità la sosta e il soggiorno nelle aziende agrituristiche l’associazione Terranostra di Coldiretti ha stilato un vademecum di comportamenti sia per i servizi di ristorazione che per l’alloggio. Al primo posto c’è la valorizzazione e l’utilizzo degli ampi spazi all’aperto degli agriturismi in modo da garantire al meglio – evidenzia la Coldiretti – le misure di sicurezza con la massima distanza fra i tavoli. Ma non basta – continua la Coldiretti – il protocollo prevede diverse misure precauzionali per la tranquillità di ospiti e lavoratori: dall’uso di igienizzanti al mantenimento delle distanze fra gli ospiti e fra i lavoratori, dalla sanificazione delle camere a quella dei dispenser di acqua nelle aree comuni, dalla disinfezione di tavoli e sedie alla pulizia delle stoviglie a temperature mai inferiori ai 70 gradi, dall’organizzazione di momenti di didattica all’aperto per evitare assembramenti in luoghi chiusi, alla gestione dei pagamenti con servizi a distanza per ridurre al minimo qualsiasi contatto con il denaro fisico. Regole di sicurezza vengono poi indicate per l’agricampeggio, per il cibo da asporto e per la consegna di pasti a domicilio mentre alle aziende sono state fornite anche le grafiche per i cartelloni informativi da disporre all’ingresso, nelle sale comuni e nelle camere. “L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy nella Fase 2 perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità per la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare affollamento” ha concluso Diego Scaramuzza presidente di Terranostra nel precisare che “in quasi 2 comuni italiani su tre sono presenti strutture agrituristiche con una netta prevalenza dei piccoli comuni dove nasce il 92% delle tipicità agroalimentari Made in Italy e con l’arrivo della bella stagione sostenere il turismo in campagna significa anche evitare il pericoloso rischio di affollamenti in città, in montagna o al mare”.
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