Immatricolazioni auto: ad ottobre -0,2%, ma continua boom per ibride e elettriche
Negli ultimi tre giorni del mese è stato immatricolato il 36,4% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni Dataforce, hanno rappresentato il 9,6% dei volumi di vendita mensili.
Autore: Redazione Greencity
ll mercato dell'auto ad ottobre, secondo i dati pubblicati dal CED del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, registra un sostanziale pareggio (-0,2%), 156.978 rispetto alle 157.262 del corrispondente mese dello scorso anno, portando il consuntivo da inizio 2020 a -30,9% (1.123.194 vs 1.625.500) e una perdita di volumi di 502.306 pezzi. "Gli incentivi governativi, che avevano lasciato intravedere un impulso alle vendite di auto nuove nel mese di settembre, hanno esaurito il loro effetto. Pesa la scelta del Governo di non rifinanziare il provvedimento", ha dichiarato Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto. A ottobre le immatricolazioni di autovetture ibride risultano in crescita del +234,3%, le elettriche del +202,9%, entrambe spinte dalle misure incentivanti in corso; le auto alimentante a benzina, diesel e metano scendono rispettivamente del -31,7%, -14,2% e -44,9%; il gpl è in aumento del +6,6%. Il bilancio dei primi dieci mesi registra segno negativo per benzina (-38,7%, 38,9% di quota), diesel (-42%, 34,2% di quota), gpl (-35,5% e 6,7% di quota) e metano (-17,3% e 2,3% di quota) e segno positivo per il segmento delle autovetture ibride (+88,3%, 15,9% quota) ed elettriche (+140,5%, 1,8% quota). "L'11 settembre sono terminati i fondi del decreto Agosto per la fascia 91-110 g/km di CO2 e, oggi, anche la quota relativa a 61-90 g/km di CO2 è agli sgoccioli, con un residuo di circa il 10%. È evidente come il mancato rifinanziamento delle risorse per supportare la vendita delle auto maggiormente appetibili per il mercato, unito alle forti ripercussioni sugli acquisti per la ripresa dei contagi e per le nuove misure di contenimento, spinga il mercato ad un rallentamento che – sottolinea De Stefani Cosentino – potrebbe portare ad un ultimo trimestre 2020 dai toni drammatici".
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