Prosegue la collaborazione tra
Italia e
Cina nel campo delle tecnologie per la
Cattura ed il
Sequestro della
CO2. A Pechino è recentemente stato firmato un accordo tra
Wan Gang, Ministro per la Scienza e Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese,
Stefania Prestigiacomo, Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio italiano, e
Livio Vido, Direttore della Divisione Ingegneria e Innovazione di
Enel. L'intesa, che fa seguito al
Memorandum of Understanding firmato a Pechino a maggio dello scorso anno, ha come obiettivo lo sviluppo di uno studio di fattibilità finalizzato alla realizzazione, presso una centrale a carbone cinese, di un impianto per la
cattura della CO2 prodotta e la sua iniezione in un giacimento petrolifero, consentendo così di aumentarne anche la produzione di greggio.
La cooperazione Italia – Cina favorirà il confronto tra i ricercatori dei due Paesi, entrambi impegnati nello sviluppo di nuove tecnologie per ottenere una significativa riduzione delle emissioni di CO2 prodotte dalle centrali termoelettriche.
Enel contribuirà all'iniziativa mettendo a disposizione dei partner cinesi l'esperienza accumulata nella progettazione e realizzazione di un impianto pilota che, a partire dal 2010, consentirà di testare presso la Centrale Federico II di Brindisi, le più avanzate tecnologie di cattura della CO2.
La società ha inoltre sviluppato un progetto, attualmente al vaglio della Comunità Europea per l'erogazione dei finanziamenti previsti nell'ambito dell'
European Economic Recovery Plan, per la realizzazione di un impianto in piena scala che consentirà, a partire dal 2015, la cattura della CO2 prodotta dalla centrale a carbone di prossima realizzazione a Porto Tolle.