I
detersivi monodose per lavatrici e lavastoviglie (in capsule o tabs) sono prodotti per l’igiene domestica ampiamente usati dai consumatori per la loro
utilità e praticità. Tuttavia, essendo rivestiti da pellicole che si sciolgono durante l’utilizzo,
risulta opportuno domandarsi quale sia l’impatto di questi prodotti sul Pianeta.
Altroconsumo ha realizzato
un’inchiesta volta a scoprire quante microplastiche si disperdono attraverso l’utilizzo di pastiglie per il lavaggio di vestiti e stoviglie. Tale indagine si inserisce all’interno del progetto
CLEAN,
finanziato dal
Consumer Porgramme dell’Unione europea e realizzato con i partner
DecoProteste in Portogallo, OCU in Spagna e Test-Achats in Belgio facenti parte del network Euroconsumers, che ha il fine di
promuovere una maggiore informazione dei consumatori per quanto riguarda
l’utilizzo dei detersivi e di portare all’adozione di
comportamenti più consapevoli e sostenibili sia i cittadini che i produttori.
Altroconsumo ha selezionato 39 detersivi in capsule e tabs (20 per lavatrice e 19 per lavastoviglie) fra i brand più conosciuti sui mercati a cui appartengono i partner del progetto (Italia, Belgio, Spagna, Portogallo). Attraverso dei
test di lavaggio si è cercato di capire in che modo questo tipo di
prodotti possono impattare sull’ambiente, in termini di rilascio di microplastiche, a seguito dello scioglimento dei microfilm in cui sono contenuti i detersivi. I risultati dei test sulle
pastiglie per lavastoviglie sono
ottimi. Emerge, infatti, che
nessuno dei 19 prodotti analizzati ha rilasciato residui di microplastiche nelle acque dei lavaggi. Durante l’analisi dei
prodotti per lavatrici è stata, invece, rilevata la presenza di microplastiche nell’acqua di lavaggio. Tuttavia, è stato dimostrato che
il rilascio delle sostanze non dipende dai microfilm delle tabs ma direttamente dal PET (polietilene-tereftalato) presente nelle coperte in poliestere utilizzate nelle prove, e che, anche in questo caso, gli
involucri delle pastiglie si sono sciolti completamente. Per escludere apporti di microplastiche da parte dell’acqua di rete, degli elettrodomestici utilizzati o degli oggetti lavati, sono stati
effettuati cicli di lavaggio mirati per quantificare anche questi apporti/contributi.
Considerando il rilascio di microfibre da parte delle stesse coperte lavate (
43 microfibre da un lavaggio), risulta che solo
due capsule su 20 hanno contribuito al rilascio di microplastiche nell’acqua di lavaggio. Se un contributo al rilascio di microfibre da parte del detersivo c’è, questo sembra dipendere più
dall’interazione tra prodotto e tessuti o dalla sua stessa composizione, che dalla sua forma in caps, che era comune a tutti i prodotti del test.Emerge, quindi, che
l’utilizzo dei detersivi monodose per tessuti e stoviglie non impatta significativamente sull’inquinamento da microplastiche delle acque. Tuttavia, Altroconsumo ritiene necessario un
intervento dell’industria tessile, oltre che dei cittadini, per
diminuire il rilascio di microplastiche da parte dei tessuti che, secondo l’IUCN – Unione Internazionale per la Conservazione della Natura – corrisponde al
35% delle microplastiche ritrovate negli oceani.