Coldiretti: 6 italiani su 10 in malghe e cantine nell’estate 2021
Coldiretti: "ll cibo rappresenta quest’anno per quasi il 22% degli italiani la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 56% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza".
Autore: Redazione Greencity
Quasi sei italiani su dieci (59%) in vacanza in Italia al mare, in montagna o nel verde durante l’estate 2021 hanno scelto di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori, ottimizzare il rapporto prezzo/qualità e portarsi a casa un pezzo di storia della tradizione italiana a tavola. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè diffusa in occasione del primo salone 2021 dei tesori agroalimentari salvati dall’estinzione grazie all’impegno e al lavoro dei contadini italiani della Coldiretti al Meeting di Rimini presso il padiglione internazionale con l’esclusiva mostra dei Sigilli di Campagna Amica e la biodiversità delle grandi eccellenze del Made in Italy. L’acquisto in vacanza di prodotti tipici è una scelta importante per salvarli dall’estinzione dopo che l’emergenza Covid ha colpito duramente il turismo enogastronomico e la ristorazione che rappresentano mercati di sbocco privilegiati delle specialità alimentari locali. Ora la ricerca dei prodotti tipici è tornata ad essere un ingrediente irrinunciabile – spiega Coldiretti – delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico che sviluppa un fatturato di oltre 5 miliardi, potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa, la leadership nel biologico con oltre 80mila operatori biologici e la più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie di Campagna Amica, oltre alle numerose iniziative di valorizzazione, dalle strade del vino a quelle dell’olio. Dalla Pompia sarda al Conciato romano, dal caciocavallo podolico al Provolone del monaco, dal fagiolo della Carnia all’aglio bianco di Vessalico, dal mais corvino al fagiolo del purgatorio di Gradoli, dal vino cotto al Bagoss, dal formaggio di Vacca Rendena al Lampascione, sono solo alcuni dei tesori esposti al Meeting di Rimini e che grazie all’opera degli agricoltori i turisti possono ancora trovare da nord a sud della Penisola. Un impegno capillare la cui punta dell’iceberg è rappresentata dai Sigilli di Campagna Amica, i 418 cibi antichi salvati dagli agricoltori italiani, grazie alla più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia. I “Sigilli” 2021, censiti dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica – spiega la Coldiretti -, sono prodotti rari che posseggono caratteristiche assolutamente preziose che il mondo contadino ha sapientemente custodito contro l’omologazione e la banalizzazione. In testa alla classifica dei prodotti salvati dall’estinzione ci sono ortaggi, legumi e cereali (il 44% del totale), seguiti da salumi e formaggi ottenuti da 55 razze tutelate (30%), frutta (16%), olio extravergine d’oliva e vino (7%) e miele (3%).
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