Il nuovo Energy Star 5.0 potrebbe portare ordine nel campo degli standard per la determinazione dell’efficienza energetica dei prodotti IT.
Autore: Redazione GreenCity
Il consumo energetico rappresenta l’80% dell’insieme di tutte le emissioni di gas a effetto serra - come il CO2 - generato dalla maggior parte degli apparati IT. Rappresenta, quindi, il criterio più importante per l’acquisto di apparecchiature elettroniche, anche per gli effetti sulla bolletta energetica dell’acquirente e, per quanto riguarda le aziende, sul valore di TCO (Total Cost of Ownership). Energy Star è uno standard congiunto Europa Usa che si concentra sull’efficienza energetica dei prodotti. Gestito dalla Environmental Protection Agency (EPA) degli Stati Uniti, ha lo scopo di certificare il 25 % più efficiente delle apparecchiature. Per i computer desktop siamo a un momento di passaggio tra la precedente versione 4.0 e la nuova versione 5.0, in atto per tutte le apparecchiature realizzate dal luglio di quest’anno che hanno l’obiettivo di utilizzare almeno il 30% in meno di energia. Nell’Unione Europea la disposizione 106/2008 indica che Energy Star per i PC desktop va utilizzato come criterio minimo per tutti gli acquisti del settore pubblico. Con l’arrivo di Energy Star 5.0 gli amministratori pubblici dovrebbero riconsiderare standardizzazione e contratti per la compliance con la 106/2008. Energy Star 5.0 suddivide i personal computer in 4 categorie, dalla A alla D, che rappresentano sistemi il numero di core del computer (da 1 a 4). Per un pc nella categoria B (dual core) la certificazione viene rilaciata a fronte di un consumo massimo di 175 KWh all’anno. Per determinare quanta elettricità TEC (o Total Energy Consumption, espresso in KWh) viene consumata da una macchina, viene convenzionalmente considerato che un PC sia spento per il 55% del tempo, in stand-by (e quindi con un consumo energetico ridotto) per il 55 e solo per il 40% acceso e attivo, a pieno consumo. Energy Star ha da poco lanciato anche le specifiche versione 1.0 per i server, che identificano i server più efficienti, che da questo mese nell’Unione Europea diventano lo standard minimo per il procurement dei server. In termini pratici, alcuni prodotti sul mercato sono in grado di superare lo standard di oltre il 60% e possono offrire grandi risparmi sul conto della bolletta elettrica. Ogni altro standard ecologico richiede Energy Star come criterio minimo, ma molti sono ancora basati sulla versione 4.0. Ad esempio lo standard americano EPEAT (Electronic Product Environmental Assessment Tool), non utilizzabile in Europa, non toglierà dal suo elenco i prodotti non qualificati per la versione 5.0 fino a gennaio 2010. Blue Angel è uno standard di certificazione tedesca con 30 anni di storia. Monitor, stampanti, computer desktop, notebook e persino la carta per la stampa: tutti possono ricevere la certificazione. I requisiti dipendono dalla categoria. Comprende molti dei requisiti opzionali di EPEAT, è disponibile per tutti i costruttori di computer che vendono in Europa, ma ha un basso gradimento tra di loro. C'è anche una versione UE chiamata Eco-Label nota anche come The Flower Eco-label, in quanto il logo sembra un fiore. Un marchio europeo che dorrebbe unificarne altri come Blue Angel e Quick Wins (operante in Gran Bretagna) .
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