BASF , il gigante tedesco della chimica, e l'Istituto per i
Sistemi a Energia Solare Fraunhofer (ISE), sono stati selezionati tra i finalisti del
Premio del Futuro, prestigioso concorso che viene assegnato ogni anno in Germania a progetti particolarmente significativi nel campo dell'innovazione ecnologica.
La candidatura ha preso in considerazione il
Micronal PCM, un materiale microincapsulato per l'edilizia per l'immagazzinamento del calore latente che BASF e ISE hanno sviluppato congiuntamente.
Alla base del Micronal, i cosiddetti materiali a fase mutante (PCM), che devono la loro efficacia ad un effetto fisico: durante il passaggio dallo stato solido a quello liquido, il PCM assorbe grandi quantità di energia dall'ambiente circostante senza che si verifica un innalzamento della sua stessa temperatura. Questo avviene a temperature tra i 21° ed i 26°.
Il calore così assorbito viene "nascosto" all'interno del PCM (da qui l'aggettivo latente nel nome completo del materiale) e viene poi rilasciato quando la temperatura dell'ambiente scende sotto i 21°. PCM viene considerato efficace nella gestione della temperatura in ambienti pubblici – scuole, uffici – e comunque dove è necessario il mantenimento di una temperatura costante entro una forbice di variazione molto limitata. Le sue caratteristiche renderebbero possibile fare a meno dell'aria condizionata perfino durante i mesi estivi, con notevoli risparmi sui consumi di elettricità.
Per rendere utilizzabile il PCM in edilizia, i ricercatori BASF e ISE hanno realizzato un semplice involucro, microcapsule, in grado di contenere singole gocce del materiale isolante. Queste microcapusle possono essere facilmente integrate nei materiali da costruzione e sono in grado di resistere a schiacciamenti, pressioni e anche fori con trapani.