Voglia di spazio per sé stessi, di serenità e pace. Di vivere in armonia con il proprio tempo interiore, che non è quello che la frenesia di oggi troppo spesso ci costringe a sostenere. A
Borgo San Gaetano di Bernalda (MT) è possibile ritrovare la propria dimensione, lasciandosi abbracciare dalla magia di un luogo che ha saputo reinventarsi preservando il fascino della sua autenticità.
Borgo San Gaetano - Dimore di Charme è un complesso che ha origine nella prima metà dell'800, in parte composto dai cosiddetti "casalini" (tipologia abitativa tipica della bassa valle del Basento) pertinenza di un vecchio forno, in parte dalle “dimore”, un tempo frantoio oleario annesso al palazzo sovrastante. Infatti era tradizione che le preminenti famiglie bernaldesi fossero tutte proprietarie di un frantoio, data l'estensione delle loro proprietà e terre in gestione che coprivano gran parte del Metapontino. Col passare del tempo i locali sono rimasti in disuso per decenni, finché di recente l'ultima generazione dei proprietari ha deciso di avviarne un programma di riqualificazione e valorizzazione, che con la conservazione tipologica degli immobili, unitamente ad un
adeguamento funzionale, inserisce l’intero manufatto in un più complesso progetto di ospitalità diffusa, diventato realtà nel 2017. L'intervento di riuso compatibile dell'insieme di edifici di “archeologia artigianale”, è stato realizzato nel rispetto degli elementi costitutivi, della tipicità e della materialità degli edifici.
L’architetto bernaldese Franca Digiorgio ha messo a punto un progetto che ha mirato al recupero dei materiali originali – come mattoni pieni, chianche calcaree e sedimentarie, coperture a volta in mattoni pieni e a falda in legno – adeguando dove necessario il consolidamento con materiali compatibili, secondo le più attente tecniche di bioedilizia.
L’idea è quella di offrire un’ospitalità esperienziale, nella quale si possa avvertire il profumo della storia, naturalmente con tutti i comfort della contemporaneità. I consumi di energia sono stati ridotti grazie all’installazione del solare termico a servizio dell’acqua sanitaria e a supporto dell’impianto idro-termico sottopavimento, integrato da impianti di deumidificazione e trattamento d’aria, che favoriscono il miglioramento del microclima interno. Intonaci a malte biocalce, pavimentazioni in pietre naturali e finiture con microresine naturali, che rafforzano la percezione visiva con quella olfattiva – fresca, profumata, e completamente priva di elementi chimici – completano insieme all'arredamento l'allestimento con materiali naturali: dal legno al cotone, dalla ceramica al ferro battuto.
A completare l'intervento di riqualificazione è l'allestimento, meticoloso ed evocativo delle tradizioni artigianali locali, di gusto mediterraneo, caldo, luminoso e dai colori chiari e naturali. Per l’area verde del giardino si sono scelti piante e fiori autoctoni, mentre di recente è stata installata anche la prima parete di verde verticale all’interno della struttura, offrendo oltre ad uno scorcio suggestiv
o un ulteriore strumento “naturale” di regolazione del microclima interno.
Le sette unità dedicate agli ospiti, divise in casalini e suite, riproducono le tipologie abitative locali: ampi monolocali distribuiti su due livelli interni che, come da tradizione, riportano i servizi nella parte sottostante e la zona notte nell'area soppalcata, collegata da una scala interna; e accoglienti stanze a piano terra con suggestive coperture a volta, in legno e cotto. Ogni camera è completamente indipendente, e garantisce il massimo della privacy e della sicurezza. La caratteristica di
Borgo San Gaetano è quella di essere una sorta di nucleo abitativo, incastonato nel centro storico, che gode della fruibilità di un suggestivo giardino di vicinato e di un caratteristico vicoletto da cui si accede. Qui si organizzano aperitivi o cene all’aperto che rafforzano l’idea di vivere un’esperienza che riporta indietro nel tempo.
Il prezzo per il soggiorno va da 90 euro a 150 euro per due persone a notte, con la prima colazione inclusa.