Fondazione Cariplo: trentanni di impegno per lambiente

Oltre duemila progetti finanziati con un impegno di 241 milioni di euro: è la fotografia di quanto Fondazione Cariplo ha concretamente fatto per la tutela ambientale. Ed è solo l'inizio, ora che l'emergenza climatica è all'attenzione di tutti.

Autore: f.p.

Il cambiamento climatico è ovviamente una emergenza globale che interessa tutto il pianeta e i suoi abitanti. Ma è anche una questione molto "territoriale": è a livello di territori, ciascuno con la sua specificità, che si vivono in prima battuta le conseguenze dell'emergenza climatica. Ed è sempre a livello di territori che si percepisce nitidamente quanto i cambiamenti ambientali si traducano anche in cambiamenti sociali.

In una nazione che eccelle per biodiversità come l'Italia è molto evidente il legame strettissimo che esiste - anche storicamente, ben prima che si parlasse di cambiamento climatico - tra persone, ecosistemi e territori. Ed è per questo che da noi è più facile analizzare il climate change su piani diversi, dal "macro" delle dinamiche globali al "micro" dei piccoli ecosistemi. Un compito di studio, analisi e intervento non semplice, che può essere svolto bene dalle fondazioni più vicine, appunto, al territorio.

Tra queste spicca il lavoro portato avanti da Fondazione Cariplo che, nei suoi trent'anni di attività ha finanziato oltre duemila - per la precisione 2.298 - progetti legati all'ambiente. Trent'anni di impegno diretto sul territorio che meritavano una giusta celebrazione: una giornata dedicata a presentazioni di progetti, approfondimenti e confronti che si è tenuta presso Villa Erba, a Cernobbio.

Il senso della vocazione "glocal" dell'impegno di Fondazione Cariplo per l'ambiente viene sintetizzato bene dal Presidente, Giovanni Fosti: "Soluzioni anche eccellenti ma ideate da soli e affidate unicamente alla tecnica non bastano. Per essere più responsabili verso il nostro futuro, ci vogliono comunità che partecipino al cambiamento e investano sulle persone".Investire sulle comunità è una tradizione che la Fondazione porta avanti da sempre e che viene rafforzata quando si tratta di ambiente. "Sono anche e soprattutto le comunità locali - spiega Fosti - che possono riflettere sui temi del cambiamento climatico, comprenderne gli effetti sul loro territorio, definire gli interventi più efficaci". Tenendo sempre in mente che quello che non si riesce a fare da soli lo si può fare in sinergia con altri: "L'impegno delle singole realtà magari non basta - commenta Fosti - ma se si confronta e si unisce con quello degli altri, allora si sviluppa la forza necessaria al cambiamento".

Il ruolo di F2C

Uno dei compiti che si è data Fondazione Cariplo è proprio favorire le sinergie possibili per la difesa dell'ambiente, la tutela delle risorse naturali e per la coesione sociale. Per affrontare in modo strutturato questi ambiti, nel 2019 ha dato vita al progetto F2C - Fondazione Cariplo per il Clima. Come spiega il Project Leader di F2C, Federico Beffa, il progetto ha due anime: da un lato favorire le iniziative di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, dall'altro diffondere la conoscenza sugli impatti che i cambiamenti climatici stessi possono avere sul territorio.

F2C ha tre filoni di intervento, spiega Beffa: "Il primo, più classico, è legato agli strumenti filantropici di Fondazione Cariplo, che intervengono nei progetti di mitigazione e adattamento. Un secondo filone è dedicato all'organizzazione di eventi di formazione e culturali. Il terzo è dedicato ad attività di ricerca, per il contrasto al cambiamento climatico". Queste attività di ricerca, in particolare, hanno un ampio raggio d'azione e si concretizzano in vari ambiti, spaziando da quello ambientale in senso stretto sino a quelli di carattere più socio-economico.


In questo momento, prosegue Beffa, "Il cuore del progetto è la Call for Ideas - Strategia Clima, tramite cui Fondazione Cariplo sta sostenendo sei territori nella definizione di strategie di transizione climatiche". In sintesi, l'idea è quella di favorire lo sviluppo di progetti locali che possano aiutare concretamente a contrastare il cambiamento climatico, influendo direttamente sulle dinamiche di sviluppo del territorio, come ad esempio le politiche urbanistiche.

"Per questo - spiega Beffa - le attività in corso sono molte e vedono anche il coinvolgimento dei cittadini. Si va dal monitoraggio climatico locale al capacity building per i dipendenti pubblici, i quali devono essere sempre aggiornati su tematiche tecniche che sono sempre più complesse e di cui devono comunque tenere conto".

La Call for Ideas è affiancata, tra le varie iniziative in campo, dal Bando Alternative. Qui Fondazione Cariplo vuole favorire lo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili, una sorta di "alleanze" tra Comuni, associazioni e cittadini per la produzione e la condivisione di energia da fonti rinnovabili. Una iniziativa che vede Fondazione Cariplo agire su più fronti: come "supporto tecnico" per le realtà interessate e con un più tradizionale contributo finanziario.

Tra agricoltura sociale e recupero del territorio

Tra i moltissimi progetti finanziati da Fondazione Cariplo, due rappresentano bene le molte sfaccettature del rapporto tra clima, ambiente e società. Il primo che vogliamo considerare è Lariomania, una iniziativa nata per riattivare le colture tipiche del Lario, favorendo allo stesso tempo l'inserimento lavorativo di persone in condizioni di difficoltà e la riqualificazione di terreni abbandonati.



"Lariomania è un programma di rete per il rilancio inclusivo e sostenibile del centro Lago di Como, promosso da quattro cooperative sociali del territorio", spiega uno dei responsabili, Federico Raveglia. Si opera al momento su circa due ettari di terreno agricolo, riterrazzati e "riadattati" a nuove produzioni agricole legate alla volontà di rivolgersi a un pubblico nuovo rispetto a quello tradizionale.

Lariomania vuole infatti cogliere le nuove tendenze dell'agroturismo e del turismo esperienziale, una scelta che permette di valorizzare meglio il valore e il significato delle colture storiche del territorio. E che, spiega Raveglia, "sposa le linee guida di Fondazione Cariplo per quel che riguarda l'ambiente e la rigenerazione territoriale, in particolare perché risponde a problemi come l'abbandono dell'attività agricola e il dissesto idrogeologico". Inoltre, Lariomania ha un rilevante valore sociale: il progetto prevede infatti l'avviamento al lavoro di una decina di persone nel prossimo triennio.



Il progetto legato al corridoio ecologico del torrente Mallero ha una connotazione diversa, più strettamente di intervento ambientale. Il cuore del progetto è il tratto urbano, a Sondrio, del torrente stesso: qui è stato realizzato un corridoio che permette nuovamente la migrazione naturale, a monte, delle specie caratteristiche del territorio. Questa migrazione era stata di fatto impedita dagli interventi dell'uomo sull'alveo del fiume.

"I risultati del progetto si sono visti nell'immediato", racconta Marco Bordoni, uno dei curatori del progetto. Quasi subito dopo la realizzazione del corridoio, il monitoraggio del torrente ha infatti rilevato, a monte del tratto urbano, esemplari delle trote endemiche della zona, segno che il corridoio ha effettivamente "riattivato" la migrazione naturale. Ma non solo: è stato trovato anche - "e questo è un po' l'emblema del risultato di questo progetto", sottolinea Bordoni - un esemplare che evidentemente era partito dal (lontano) Lago di Como per la stessa migrazione.

Pensiero globale, azione locale

I progetti supportati da Fondazione Cariplo, come i due che abbiamo illustrato, toccano temi di evidente interesse globale ma li declinano negli aspetti che toccano più da vicino le comunità e l'ambiente del territorio. Il che in fondo è proprio nel DNA della Fondazione, spiega Angelo Porro, Presidente Fondazione Comunitaria di Como. Il "padrone di casa", in pratica, dato che Fondazione Cariplo ha festeggiato i suoi trent'anni a Cernobbio.



"La creazione, una ventina di anni fa, delle Fondazioni di Comunità - spiega Porro - resta la base su cui Fondazione Cariplo ha costruito, costruisce e secondo me continuerà a costruire tantissimo. Perché nelle piccole cose si riesce a confrontarsi e a immaginare il futuro delle persone". Al di là dei macrotrend, infatti, le persone e le comunità hanno bisogni concreti e specifici sui quali occorre concentrarsi.

Fondazione Cariplo ha certamente fatto sua questa visione, come dimostra il fatto che i contributi alle Fondazione di Comunità, dal 1999 a oggi, sono stati pari a 472,4 milioni di euro, distribuiti su 995 progetti sostenuti. Una visione che vale sicuramente anche per il futuro, conclude Porro, "credo che le Fondazioni di Comunità abbiano ancora tanto da fare". E anche, come dimostrano i primi trent'anni di Fondazione Cariplo, tante occasioni di dimostrare la loro attenzione per l'ambiente e per la sua tutela.

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