LUE chiede maggior efficienza energetica nel settore edilizio

Una nuova direttiva del Parlamento Europeo regola il settore edilizio incoraggiando una maggiore efficienza eneretica. Tra le altre disposizioni, il settore dovrà ridurre i propri consumi energetici del 5-6% e le emissioni di CO2 del 5%.

Autore: Redazione GreenCity

Gli edifici sono responsabili di gran parte delle emissioni di CO2 in Europa, ma presentano un grande potenziale di risparmio energetico, finora inesplorato.
Partendo da queste considerazioni, il Parlamento Europeo ha emanato una nuova direttiva sull'efficienza energetica nel settore edilizio che si pone obiettivi ambiziosi. Entro il 2020 tale settore dovrà ridurre i propri consumi energetici del 5-6% e le emissioni di CO2 del 5%.
A partire dal 2018, tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a "emissioni zero", ovvero dovranno produrre tanta energia quanta ne consumano. Anche le ristrutturazioni saranno interessate da nuove norme, e sarà istituito l'obbligo di pubblicizzare il consumo delle installazioni domestiche.
Il Parlamento ha invitato la Commissione Europea a stanziare nuovi fondi per finanziare il risparmio e l'eco-edilizia.
Infine, elemento basilare della nuova normativa è l'introduzione dell'obbligo, per i paesi dell'Unione, di predisporre entro il 2011 piani nazionali per l'efficienza energetica degli edifici che comprendano anche specifiche misure finanzarie: incentivi e facilitazioni oltre che contributi e stanziamenti.

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