ENEA porta all’Earth Day 2023 energia delle stelle, idrogeno e missioni al Polo Sud

Sabato 22 dalle ore 10 alle 11.20 in diretta su RaiPlay, i ricercatori dell’ENEA interverranno al talk-show Scienziati (e) Pazzi condotto da Massimiliano Ossini, con video, collegamenti, testimonianze, scientifiche e istituzionali.

Autore: Redazione Greencity

L’energia delle stelle, la grande opportunità dell’idrogeno, ma anche la sfida della transizione energetica e le spedizioni scientifiche in Antartide. Sono questi i temi che ENEA presenta all’Earth Day 2023, la 53a Giornata Mondiale della Terra promossa dalle Nazioni Unite per il 22 aprile con oltre un miliardo di cittadini coinvolti e 75mila organizzazioni di 193 Paesi.
Al centro dell’evento anche quest’anno i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030, approfonditi in 17 “piazze” multimediali attraverso oltre 600 eventi, tra cui quelli a cui parteciperà ENEA a Roma il 21 aprile al Villaggio per la Terra (Galoppatoio di Villa Borghese e Terrazza del Pincio) e sabato 22 al Convention Center La Nuvola, dove si svolgerà la maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet, 16 ore di contenuti live trasmessi in diretta su Rai Play, in differita su Vatican News e per il gran finale del Concerto Per la Terra anche su RDS.
Sabato 22 dalle ore 10 alle 11.20 in diretta su RaiPlay, i ricercatori dell’ENEA interverranno al talk-show Scienziati (e) Pazzi condotto da Massimiliano Ossini, con video, collegamenti, testimonianze, scientifiche e istituzionali. Giulia Monteleone, responsabile dalla Divisione ENEA di Produzione utilizzo e accumulo di energia, farà il punto sull’idrogeno e presenterà la Hydrogen Valley del Centro Ricerche Casaccia (Roma). La fusione nucleare, l’energia delle stelle, inesauribile, pulita e sicura, sarà al centro dell’intervento di Paola Batistoni, responsabile Divisione ENEA di Sviluppo energia da fusione, che illustrerà il ruolo dell’Italia e dell’ENEA in questa sfida e i tempi per realizzarla.
Il ricercatore ENEA Guido Di Donfrancesco, membro della Commissione scientifica nazionale per l’Antartide, ci accompagnerà invece in un viaggio virtuale al Polo Sud, con racconti e video delle spedizioni scientifiche italiane, che il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) conduce da 38 anni, con il coordinamento logistico dell’ENEA e quello scientifico del Cnr, nella base italiana “Mario Zucchelli”, in quella italo-francese “Concordia” e più di recente anche sulla nave rompighiaccio dell’OGS “Laura Bassi”.

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