Sulle
Alpi esistono migliaia di "
rovine architettoniche", composte da
seggiovie, funivie, skilift e alberghi abbandonati dopo neanche 50 anni di vita, eredità di quando la montagna era sfruttata come un giacimento per il turismo.
Anche
l'architettura deve essere consapevole che costruire in montagna non vuol dire solo fare, ma soprattutto disegnare nel paesaggio "novità" che rimarranno
in piedi per molto tempo e che il legame tra architettura e sviluppo economico è reciproco e indissolubile.
Su questi argomenti si apre domani ad
Aosta il
Convegno internazionale "Architettura e sviluppo alpino", promosso dall'
Osservatorio sul sistema montagna "
Laurent Ferretti" della
Fondazione Courmayeur.
Il convegno ha l'ambizione di
fare il punto sul ruolo dell'architettura in montagna, un ambiente che nell'immaginario collettivo è vissuto come immacolato e immutabile quando, al contrario, probabilmente non esiste spazio più violato di quello alpino.
Fare architettura oggi nelle Alpi significa infatti contribuire ad indirizzare, nel bene o nel male, un modello economico e di sviluppo e quindi deve essere una responsabilità consapevolmente condivisa fra tutti gli attori in gioco: enti pubblici, istituzioni private, progettisti, popolazione.
L'agenda del convegno, organizzato in collaborazione con l'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Valle d'Aosta, prevede
interventi di qualificati architetti cui è affidato il compito di rappresentare il legame che intercorre tra la qualità del costruito e lo sviluppo del territorio, fra i quali
Antonio De Rossi,
Cino Zucchi,
Paolo Bellenzier, e
Sebastiano Brandolini.
Nel corso dei lavori sarà presentato il progetto della
nuova funivia per
Punta Helbronner, un investimento che conferma il doppio aspetto di ogni forte iniziativa in ambiente alpino: la promozione dello sviluppo e le corrispondenti ricadute ambientali.
Parteciperanno inoltre
Margrit Walker-Toenz,
sindaco del Comune di Vals, testimone di un esemplare processo di trasformazione tra cultura, architettura, fruizione del territorio e sviluppo economico e
Roberto Domaine,
Soprintendente per i beni e le attività culturali della Regione autonoma Valle d'Aosta.
Nel quadro del convegno sarà presentato lo
studio sull'architettura di montagna contenuto nel libro
"Abitare molto in alto. Le Alpi e l'architettura" scritto dall'architetto
Luciano Bolzoni.
Il convegno di quest'anno, inoltre, cade nel
decennale dello sviluppo del programma pluriennale di ricerca Architettura moderna alpina nato fra l'altro, per promuovere lo studio e la conoscenza degli insediamenti umani nel territorio montano, per contribuire alla promozione della montagna quale componente fondamentale del territorio europeo, per individuare modalità di
gestione sostenibile delle attività sul territorio.