Presentata la 72a edizione di Flormart - The Green Italy, salone di riferimento per florovivaismo, verde e paesaggio, in programma dal 20 al 22 settembre a Padova.
Autore: Redazione Greencity
Secondo l’ultimo rapporto Istat, nonostante alcune criticità importanti (tra cui il rincaro dei costi per l’energia e le materie prime, nonché i danni derivanti dai cambiamenti climatici), il florovivaismo si conferma settore in forte crescita. Nel 2022 in Italia si è registrato un incremento del fatturato del comparto con un valore pari a circa3 miliardi di euro, il 15% della intera produzione dell’Europa comunitaria. Il florovivaismo, inoltre, impiega ogni giorno 200.000 addetti, conta 24.000 imprese e 30.000 ettari di terreno coltivato; notevole anche l’export dei prodotti orto-florovivaistici italiani, che ha superato i 900 milioni di euro. In generale, il compartoagricolo, con i suoi 38,4 miliardi di valore aggiunto nel 2022, vede l’Italia al secondo posto nella UE-27 dopo la Francia (43,5 miliardi) e prima di Germania (30,9 miliardi) e Spagna (28,5 miliardi). Anche dal punto di vista del valore della produzione agricola, l’Italia ottiene il terzo posto (72,4 miliardi, +18,2%), dopo la Francia (che mantiene il primato nella UE-27 con 96,6 miliardi di euro, +17,2% rispetto al 2021) e la Germania (74,4 miliardi, +25,7%). Numerose sono state le misure urgenti messe in campo a livello economico, ma da più parti si chiedono interventi strutturali e di lungo periodo che facilitino la transizione energetica verso risorse rinnovabili per tutta la filiera del verde. Il futuro del florovivaismo, dunque, è davvero green, rinnovabile e responsabile. Soprattutto, il comparto è uno dei punti di forza di molti progetti attuativi del PNRR. È però soprattutto il settore del green living a non conoscere crisi e a rappresentare un trend trainante per il comparto del green: oggi sono la progettazione e l’arredo degli spazi urbani a giocare la partita più importante in ottica di well-being. Aree urbane che integrano in maniera strategica spazi verdi e vivibili rappresentano, di fatto, autentiche oasi di benessere; sul tema, cresce sempre più la consapevolezza del connubio tra verde, bellezza e salute. Outdoor e indoor si fondono, dando vita a un unico spazio da vivere e abitare. Il trend, sicuramente molto marcato nelle metropoli (storicamente alle prese con il grande tema della gestione ottimale del verde pubblico), si fa ormai sempre più spazio nella cultura amministrativa e gestionale di città della dimensione più varia: queste politiche virtuose provano a venire incontro a un’esigenza fortissima dei cittadini, peraltro corroborata da diverse ricerche di settore.Sono molti, infatti, gli studi che hanno dimostrato lo stretto legame tra il contatto con la natura e il benessere psico-fisico. Una recente ricerca a firmadel Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal), in collaborazione con la Colorado State University e con l'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), ha messo in relazione la vicinanza del verde urbano al proprio ambiente domestico con la minor incidenza di patologie sviluppate precocemente.
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