Osservatorio Segugio.it: bollette luce e gas ancora alte
Osservatorio Segugio.it: "La crisi energetica ha cambiato radicalmente il mercato, portando a una crescita dei costi delle forniture di luce e gas che si è tradotta in una vera e propria stangata per le famiglie. Ad oggi, la crisi non è stata superata e il mercato sembra essersi stabilizzato su livelli più elevati rispetto al passato".
Autore: Redazione Greencity
La spesa per le bollette di luce e gas continua ad essere molto alta. La crisi energetica, anche con un mercato più “stabile” rispetto al passato, non si è ancora fermata e a “farne le spese” sono i consumatori finali. In tutta Italia, infatti, si registra un sostanziale incremento delle bollette, come confermano i dati dell’Osservatorio Segugio.it che ha analizzato l’evoluzione dei costi per luce e gas sia su base nazionale sia su base locale. I dati evidenziano un sostanziale incremento della spesa annuale per luce e gas rispetto al passato, sia per le forniture in Maggior Tutela che per le forniture del Mercato Libero. Nello stesso tempo, però, a crescere è anche il risparmio garantito dal Mercato Libero, che può rappresentare una vera e propria ancora di salvezza per le famiglie che desiderano abbattere il costo di luce e gas. Puntando sulle offerte luce e sulle offerte gas del Mercato Libero è possibile ridurre, di molto, l’importo delle bollette.
Con il Mercato Libero risparmiati 686 euro in un anno I dati raccolti dall’Osservatorio Segugio.it evidenziano un leggero calo dei consumi annui di energia elettrica (-8%) accompagnato da un aumento dei consumi di gas (+12%) nel confronto tra le rilevazioni effettuate a settembre 2022 e settembre 2023. Nel frattempo, la spesa in Tutela è aumentata in modo netto (+170% per la luce e +79% per il gas). Aumenta anche la spesa nel Mercato Libero (+104% per la luce e +61% per il gas).L’aumento più significativo, però, viene registrato dal risparmio garantito dal Mercato Libero. In media, infatti, il risparmio annuo con le migliori tariffe del Mercato Libero è pari a circa 686euro. Si tratta di un dato maggiore del +463% rispetto alla rilevazione precedente. Chi ha scelto di lasciare la Tutela, quindi, ha registrato un risparmio netto rispetto a quanto avrebbe speso restando in Tutela.
Come cambia la spesa a livello locale A livello regionale, la spesa in Tutela maggiore per la luce viene registrata in Sardegna, con 1.467 euro, mentre la più bassa in Valle d’Aosta, con 1.304 euro. Per quanto riguarda il Gas, è la Valle d’Aosta a occupare il primo posto in termini di esborso, con 1.657 euro in un anno, mentre la regione dove si spende di meno è la Liguria, con 1.169 euro.Con il MercatoLibero, invece, la spesa più alta per la luce viene registrata in Sardegna, con 978 euro, mentre la più bassa è in Liguria, con 900 euro. Per il gas, si spende meno in Liguria, con 990 euro, mentre l’esborso maggiore viene registrato in Calabria, con 1.375 euro. Il passaggio al Mercato Libero consente di ottenere un risparmio particolarmente elevato in Toscana, con un valore medio di 747 euro, mentre quello più basso viene registrato in Liguria, con un valore di 615 euro, a cui segue il Trentino-Alto Adige con 633 euro. La crescita del risparmio su base annua è significativa in tutte le regioni, come evidenziato anche dal dato medio nazionale. In questo caso, si registra un picco in Sardegna (+776%, considerando solo l’energia elettrica) e in Valle d’Aosta (+636%) mentre l’incremento più contenuto viene registrato in Emilia-Romagna (+356%).A livelloprovinciale, invece, la spesa più alta in Tutela viene registrata a Roma per la luce (1.533 euro) e ad Avellino per il gas (1.939 euro). Per il MercatoLibero, invece, il massimo della spesa per la luce è ancora una volta a Roma (1.044 euro) mentre per il gas il picco è raggiunto a Crotone (1.629 euro).La spesa più bassa, per la luce, viene registrata a Genova nel servizio di Tutela (1.299 euro) e a Savona ed Enna nel Mercato Libero (887 euro). Per il gas, invece, si spende di meno a Imperia (1.066 euro in Tutela) e a Genova (929 euro nel Mercato Libero).
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