Copenaghen, il Consiglio europeo conferma la sua posizione sul clima
Il presidente di Legambiente ha posto in rilievo il bisogno che i paesi industrializzati rispondano con concretezza ai bisogni dei Paesi in via di Sviluppo: l'assenza di misure concrete comprometterebbe un accordo sul clima.
Autore: Redazione GreenCity
Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, ha commentato favorevolmente la posizione dell'Europa in merito alla questione clima, in vista del vertice di Copenaghen. L'UE ha raggiunto un accordo sul target di riduzione della Co2 dei Paesi Membri, dell'80-95% al 2050 e del 30% al 2020 in caso di accordo globale, raggiunto nel summit di dicembre. Per l'esattezza, Cogliati Dezza ha posto in rilievo come sia “ buona notizia che l’Europa confermi la sua posizione negoziale sulla lotta ai cambiamenti climatici, ma il semplice impegno europeo a garantire “un giusto contributo finanziario” per il sostegno finanziario agli interventi di mitigazione ed adattamento nei Paesi in via di Sviluppo non è sufficiente a sbloccare l'attuale impasse negoziale, rischiando così di compromettere il raggiungimento di un ambizioso accordo Copenaghen”. Il presidente di Legambiente ha quindi voluto porre in evidenza il bisogno che i paesi industrializzati rispondano con concretezza alla richiesta di aiuti da parte dei paesi più poveri: in mancanza di ciò, risulterebbe difficile giungere ad un accordo.
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