La bicicletta continua a creare valore sul territorio: secondo lo studio “
Ecosistema della Bicicletta 2023” nel corso del 2022 la
spesa complessiva effettuata dai 6,3 milioni di
turisti che hanno scelto la bicicletta come mezzo di trasporto durante le loro vacanze è stata valutata a
7,4 miliardi di euro.
Tendenza che ha portato il Parlamento Europeo ad approvare nel 2023 la "
Cycling Strategy", un maxi piano di 18 punti che, oltre a riconoscere ufficialmente la bicicletta come mezzo di trasporto a tutti gli effetti,
spinge gli Stati membri a investire in infrastrutture ciclabili e politiche industriali relative al
comparto delle due ruote.
Tuttavia, nonostante la crescente importanza attribuita alla bicicletta, in Italia
la sicurezza delle persone su due ruote per il
42% dei comuni
non è ancora considerata una
priorità (fonte:
Report Focus2R).
Un problema che talvolta è interpretato come battaglia ideologica tra schieramenti politici, ma che secondo
Bike Facilities, l’azienda trentina che
ricerca, sviluppa e promuove prodotti per la micro mobilità elettrica, deve essere risolto dai produttori di biciclette, le aziende e gli enti pubblici.
Proporre idee che agevolino l’installazione di infrastrutture e rendano più semplice per gli amanti della bicicletta spostarsi su due ruote è un compito non facile, ma che per numerose aziende italiane come Bike Facilities è diventato
una vera e propria missione a cui lavorare ogni giorno.
Ed è proprio da Bike Facilities che nasce una delle più recenti soluzioni per il settore della mobilità dolce:
Bike Station, la
struttura mobile che permette a tutte le aziende, strutture ricettive, attività commerciali (e non solo)
di diventare 100% bike friendly.
Bike Station: così ogni luogo può diventare bike friendly
“Sempre più persone scelgono dove trascorrere il proprio tempo libero in base a quante strutture ricettive bike friendly e infrastrutture cicloturistiche un territorio offre. Si tratta di un’esigenza che proviene dai clienti, ma alla quale le aziende, gli enti e tutte le attività commerciali devono essere pronte a rispondere. L’idea della Bike Station nasce proprio per agevolare l’apertura di negozi, imprese alberghiere, officine, bar e ristoranti al mondo della bicicletta” spiega
Fabio Toccoli, fondatore di Bike Facilities.
Anche se meno ingombranti delle macchine, la cura delle biciclette, il loro deposito, pulizia e sviluppo necessitano spazio. Sono sempre più le attività ricettive e commerciali che nascono già con un’impronta bike friendly, ma per incentivare il cicloturismo e lo sviluppo di prodotti e servizi ricettivi collegati, è necessario che anche il resto delle strutture possa diventare un punto di riferimento per chi si sposta in bici.
Bike Facilities ha così creato
Bike Station, la
prima struttura mobile a bassissimo impatto ambientale che può rendere ogni attività - come negozi, bar, ristoranti, hotel, alberghi, campeggi e officine - 100% bike friendly.
Si tratta di
container realizzati in acciaio, materiale interamente riciclabile e che può essere riutilizzato all’infinito,
itineranti ed estremamente versatili.
Creata per rispondere alle esigenze di tutti i tipi di ciclisti, la Bike Station targata Bike Facilities è dotata di
arredi e accessori realizzati su misura, tra cui
banco lavoro, attrezzi, prese per la ricarica delle e-bike e porta bici verticali salva-spazio.
In questo modo ogni attività, dalla più piccola e meno attrezzata alla più ampia, ha la possibilità di
creare la propria area bike personalizzata temporanea, senza mai dover costruire un edificio. Trattandosi di una struttura mobile, quindi, l’installazione della Bike Station diventa molto più semplice
non necessitando di permessi edilizi, ma solo di autorizzazioni per l'occupazione temporanea del suolo pubblico e per l'eventuale allaccio elettrico.
Grazie all’impianto fotovoltaico che può essere installato sul container, la Bike Station diventa stand alone e quindi
indipendente anche dall'allaccio elettrico.
Realizzati in collaborazione con un’azienda costruttrice romana specializzata, i
container utilizzati per produrre per le Bike Station sono tutti “primo viaggio”, cioè sono contenitori che hanno viaggiato solo una volta dalla loro produzione. Grazie a materiali che vengono selezionati e “recuperati”, ovvero debitamente lavorati e modificati per le nuove finalità d’uso, Bike Station permette di ridurre al minimo l’impiego dei materiali inquinanti utilizzati durante la produzione. Ogni container è realizzato
con uno o più portelloni (lato lungo e/o corto, ad apertura verticale e/o orizzontale) che diventano il vano di ingresso.