Copernicus: gli incendi in Sud America e Canada hanno prodotto notevoli emissioni di carbonio e di particolato

Le emissioni da incendio sono state eccezionalmente elevate in Bolivia e negli Stati brasiliani di Amazonas e Mato Grosso do Sul

Autore: Redazione Greencity

Secondo le ultime rilevazioni del Servizio di monitoraggio dell'Atmosfera di Copernicus (Copernicus Atmosphere Monitoring Service - CAMS) la stagione degli incendi in Sud America, che si sviluppa tipicamente tra la fine di luglio e il mese di agosto di ogni anno, è stata particolarmente significativa con roghi intensi e diffusi in Bolivia e Brasile, compresa la regione del Pantanal, che ospita le più grandi zone umide tropicali del mondo. La regione è stata colpita da gravi incendi boschivi a partire dagli ultimi giorni di maggio ed è proseguita per gran parte nei mesi di giugno, luglio e soprattutto agosto. Rispetto allo stesso periodo dei 21 anni precedenti, i dati CAMS sulle emissioni di incendi mostrano che nel 2024 sono state complessivamente superiori alla media. Le emissioni da incendio sono state eccezionalmente elevate in Bolivia e negli Stati brasiliani di Amazonas e Mato Grosso do Sul (la regione in cui si trova la maggior parte delle zone umide del Pantanal), che hanno registrato le emissioni totali stimate più alte dell'anno, rispettivamente 44, 22 e 13 megatonnellate di carbonio. Nel 2024 il Nord America ha sperimentato di nuovo un'estate estrema per quanto riguarda gli incendi boschivi, seconda solo al 2023 in termini di emissioni totali stimate. Molti incendi si sono verificati per gran parte del mese di luglio e di agosto, sia in Canada che negli Stati Uniti occidentali. Di conseguenza, nei Territori del Nord-Ovest, nel Saskatchewan e nel Manitoba del Canada si sono già registrate le più alte emissioni di carbonio da incendi boschivi per il mese di agosto nel GFAS (CAMS fire emissions dataset), contribuendo alle emissioni totali stimate per giugno, luglio e agosto per il Canada di poco più di 80 megatonnellate, superando il livello del 2023 in cui il Paese ha registrato le più alte emissioni di carbonio di agosto dal 2003. Anche l'Europa sudorientale ha visto una significativa attività di incendi boschivi durante l'estate. Nei mesi di luglio e agosto si sono verificati diversi episodi che hanno compromesso la qualità dell'aria nella regione, di cui particolarmente significativi sono stati quelli verificatisi nella Macedonia settentrionale, in Grecia, in Bulgaria e in alcuni altri Paesi balcanici. Uno degli incendi ha avuto luogo nelle vicinanze di Atene, con gravi ripercussioni sulla qualità dell'aria della città.

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