Trauttmansdorff non solo giardino botanico: ecco gli animali dei Giardini

Nei Giardini di Castel Trauttmansdorff scorrazzano porcellini d’India, Alpaca, pecore Zackel e caprette, anatre cinesi e molti altri animali, in parte anche in pericolo di estinzione, mentre nel Laghetto delle Ninfee sguazzano gigantesche carpe koi.

Autore: Redazione Greencity

Il mondo di Trauttmansdorff a Merano è vario, vasto e articolato. C’è il castello, che troneggia su tutto l’areale, dove si possono visitare le stanze in cui ha alloggiato nel 1870 la principessa Sissi (Elisabetta di Baviera), moglie dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I e dove ha sede anche il Touriseum, il Museo Provinciale del Turismo, che racconta oltre 250 anni di storia del turismo in Alto Adige. In una parte del castello si trova anche il ristorante Schlossgarten, dove i visitatori possono prendersi una gustosa pausa.
Il giardino botanico è la parte più vasta di Trauttmansdorff, con i suoi 12 ettari di superficie e più di 80 paesaggi botanici con piante provenienti da tutto il mondo. Al suo interno, una grande Serra con diverse specie esotiche, diverse stazioni interattive, giochi per bambini, installazioni artistiche e anche alcune varietà di animali, che vivono felici nell’areale, contribuendo a rendere il mondo di Trauttmansdorff ancora più interessante. Gli animali di Trauttmansdorff, infatti, rappresentano un’ulteriore attrattiva, soprattutto per le famiglie con bambini. Nei Giardini di Castel Trauttmansdorff scorrazzano – a seconda della rispettiva area tematica – porcellini d’India, Alpaca, pecore Zackel e caprette, anatre cinesi e molti altri animali, in parte anche in pericolo di estinzione, mentre nel Laghetto delle Ninfee sguazzano gigantesche carpe koi. Poiché la struttura del parco, con i suoi numerosi spazi vitali, si inserisce nel paesaggio naturale circostante, qui gli animali trovano una nuova dimora. Quando l’aria è molto umida, appaiono le salamandre di fuoco color nero e giallo, mentre i ramarri, amanti del caldo, prendono il sole sulla passeggiata. Nei Giardini sono stati individuati anche circa 344 diversi tipi di insetti visitatori di fiori, 111 dei quali sono specie di api selvatiche. Nella parte posteriore della Serra si trova il Terrario, le cui vetrine sono abitate da laboriose formiche oricoltrici, timidi sauri, cangianti cetonie e fasmidi bizzarre. Insetti stecco ed insetti foglia si mimetizzano nel paesaggio circostante, assumendo l’aspetto di parti della pianta come la corteccia, i rami o le foglie, al fine di nascondersi dai predatori nemici. Anche a Trauttmansdorff questi “maghi della mimetizzazione” possono essere scoperti solo da un occhio attento. In un altro terrario della Serra sono ospitate delle piccole rane dai colori vivacissimi e dall’aspetto grazioso. Sono le “rane freccia”, che in realtà hanno quella colorazione perché la natura ha pensato bene di “metterle in evidenza” per la loro pericolosità. Il messaggio è: “non commestibili”. Questi piccoli anfibi sono tra gli animali più velenosi al mondo, anche perché si nutrono di insetti velenosi. Le sostanze tossiche vengono raccolte in speciali ghiandole e secrete attraverso la pelle (gli esemplari presenti ai Giardini non sono pericolosi, poiché hanno perso la loro tossicità in cattività). Originarie delle foreste pluviali del Centro e Sud America, sono chiamate anche “rane dal dardo velenoso”. La grande Voliera, con una superficie di 80 m² e un’altezza di 10 metri, si trova in uno dei punti più alti dei Giardini di Castel Trauttmansdorff. Questa voliera è popolata da pappagalli Lori e Ara. Tutti questi esemplari si sono adattati alle condizioni climatiche di Merano, dal momento che in inverno possono ritirarsi nella parte della voliera situata all’interno del monte. I 2 esemplari di maschi di alpaca all’interno di Trauttmansdorff provengono da un allevamento in Alto Adige. Poiché questi pacifici animali si cibano quasi esclusivamente di erba, le esperte zoologhe dei Giardini li fanno pascolare ogni giorno in nuove aree del parco. Così facendo, gli alpaca aiutano anche i giardinieri nel ridimensionare la lunghezza dell’erba. Grazie allo strato imbottito sotto gli zoccoli, che fa loro da suoletta, gli alpaca possono pascolare anche su pendii ripidi senza danneggiare il terreno. Su un ripido pendio vicino alla Passeggiata di Sissi, vivono diverse capre di Montecristo. Questi animali robusti, dal corpo tozzo, gli arti corti e robusti e gli zoccoli larghi, si adattano particolarmente a vivere sui terreni scoscesi. L’Alveare di Trauttmansdorff è la libera riproduzione di un’arnia in paglia intrecciata. La struttura ha la forma di un cono allungato ed è rivestita di scandole di larice; al suo interno si trova un’arnia realizzata in paglia intrecciata, che può essere aperta. Qui i visitatori, al sicuro dietro un vetro, possono osservare la colonia d’api al lavoro. Attraverso un piccolo condotto sul retro dell’arnia, le api possono uscire all’aria aperta. Infine, la Vetrina sull’Alpenzoo di Innsbruck, collocata nei pressi dell’Area semidesertica, offre la possibilità di ammirare da vicino, in un habitat allestito in modo naturale, i colubri d’Esculapio, serpenti non velenosi originari dell’Europa meridionale, tipici dell’Alto Adige.

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