Ridurre la domanda ed evitare gli sprechi: ecco il mezzo più semplice per migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento e combattere il cambiamento climatico
Autore: Redazione GreenCity
Il mezzo più semplice per migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento e combattere il cambiamento climatico consiste nel ridurre la domanda di energia. Si tratta dunque di utilizzare l'energia in maniera più efficiente per evitare qualsiasi spreco. Questo obiettivo può essere raggiunto grazie alle tecnologie che consentono il risparmio energetico, oppure cambiando il nostro comportamento, o tramite una combinazione dei due metodi. Ma il risparmio energetico è innanzitutto un intelligente comportamento economico: infatti l'obiettivo dell'Unione di usare il 20% di energia in meno entro il 2020 rispetto agli standard attuali permetterà di ridurre le spese energetiche di ben 100 miliardi di euro all'anno. Questa traguardo può sembrare difficile da raggiungere, ma nella pratica esistono grandi margini per utilizzare l'energia in modo assai più efficiente, a volte con pochi sforzi. Ad esempio, l'etichettatura indicante il consumo di energia, le norme minime di efficienza e gli accordi volontari dei produttori di apparecchi elettrodomestici hanno finora permesso di ridurre il consumo di energia di un frigorifero o congelatore nuovo medio di circa il 50% dal 1990. Per quanto riguarda molti altri apparecchi, come le lavatrici o le lavastoviglie, sono stati ottenuti risparmi di oltre il 25%. Il programma internazionale "Energy Star" fornisce consulenze sulle apparecchiature informatiche e da ufficio maggiormente efficienti dal punto di vista energetico. I trasporti sono uno dei settori dove esiste ancora un considerevole potenziale non sfruttato in materia di efficienza energetica: l'Unione sta collaborando con l'industria automobilistica e con quella petrolifera per invertire questa tendenza e ridurre la quantità di CO2 emessa dagli autoveicoli. Considerando che gli ingorghi stradali comportano enormi sprechi di carburante, si sta lavorando anche a una serie di progetti infrastrutturali e di iniziative volte a ridurre la congestione del traffico. Gli edifici sono responsabili del 40% dell'intera domanda di energia dell'Unione europea. Inasprire le norme per gli edifici ed i loro sistemi di riscaldamento e di produzione di acqua calda permetterà di ridurre il consumo energetico e le emissioni generate da inefficienti sistemi di riscaldamento e raffreddamento. Inoltre la ricerca industriale contribuirà allo sviluppo di nuovi e più efficienti materiali isolanti. Tali misure potrebbero ridurre il consumo di energia negli edifici del 28% entro il 2020, pari a un risparmio di oltre il 10% del consumo energetico totale dell'Unione in energia. Gli apparecchi elettrici inefficienti sono causa di enormi perdite d'energia. È per questo che l'Unione europea cerca di favorire la produzione di apparecchiature ancora più efficienti attraverso l'obbligo di etichettatura indicante il consumo di energia e le norme minime di efficienza. Una gestione più efficiente dell'illuminazione nelle nostre strade, nei nostri uffici e nelle nostre case è relativamente facile da raggiungere, e le nuove norme comunitarie a questo riguardo entreranno probabilmente in vigore entro la fine del decennio. Ad esempio, passare dalle lampadine normali a quelle a risparmio energetico permette di ridurre il consumo energetico di oltre il 75%. Certo, queste lampadine costano di più, ma l'investimento verrà più che compensato dalla riduzione della bolletta dell'elettricità. Molti di noi usano energia senza rendersi conto di quanti sprechi siano provocati dal nostro comportamento. Dotare le nostre automobili e le nostre case di sistemi di misurazione più sofisticati ci permetterà di utilizzare l'energia in modo più intelligente. Ma questo comporta un cambiamento delle nostre abitudini. La Campagna europea per l'energia sostenibile fornisce una serie di lungimiranti esempi in proposito. I luoghi con le maggiori probabilità di produrre idee fresche e innovative riguardo alla lotta contro il riscaldamento globale sono le nostre città. Ma in questo settore il successo dipende dalla partecipazione attiva dei cittadini. Questo principio è alla base del 'Patto dei sindaci', con cui le città aderenti garantiscono il proprio impegno incondizionato a superare gli obiettivi posti dall'UE in materia di riduzione delle emissioni di CO2.
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