Allarme gomme, 5 milioni automobili non in regola

I check-up realizzati da CastiglianiGomme.it nell’ultimo trimestre del 2024 mettono in luce un parco circolante sempre più vecchio ed una preoccupante carenza di manutenzione.

Autore: Redazione Greencity

Le gomme lisce allungano gli spazi di frenata, riducono il controllo del veicolo su strade bagnate, aumentano il rischio di aquaplaning. Eppure, su un totale circolante di 41 milioni di automobili, secondo le statistiche elaborate a partire dai dati dei check-up gratuiti realizzati da CastiglianiGomme.it nell’ultimo trimestre del 2024, il 12% ha le gomme lisce o danneggiate, per un totale di 5 milioni di auto irregolari. «Siamo tornati ai livelli di inizio secolo» commenta Roberto Castigliani, oggi alla guida della storica azienda che da oltre 30 anni non solo offre assistenza nella vendita e nella manutenzione degli pneumatici, ma promuove anche una cultura della sicurezza stradale, attraverso controlli regolari e consulenze personalizzate. «Le macchine circolanti in Italia sono sempre più vetuste, con un’età media che supera i 12 anni e nel 25% dei casi (oltre 10 milioni di automobili) si tratta di veicoli che hanno più di 14 anni. L’età media degli pneumatici, poi, è di 8 anni e mezzo» sottolinea Roberto Castigliani, mettendo in evidenza la pericolosa tendenza ad un utilizzo troppo prolungato delle gomme. Ecco allora il decalogo suggerito da CastiglianiGomme.it con i consigli per una corretta manutenzione delle gomme: 1) Rivolgersi sempre ad un rivenditore specializzato. Il controllo visivo da parte di occhi esperti è insostituibile per una corretta diagnosi sullo stato dello pneumatico, per un esatto gonfiaggio con attrezzature opportunamente tarate e per una prognosi sulla vita utile residua dei nostri copertoni. 2) Verificare con regolarità la pressione delle gomme. Mantenere la pressione consigliata dalla casa produttrice del veicolo è essenziale per preservare la vita degli pneumatici. «Il controllo deve essere costante perché nel tempo un calo di pressione è fisiologico, dovuto agli sbalzi di temperatura ed a molteplici altri fattori» avverte Roberto Castigliani. 3) Fare attenzione agli pneumatici “caldi”. Il controllo della pressione deve avvenire “a freddo”, dopo un massimo di 3 chilometri di percorrenza, perché circolando gli pneumatici si riscaldano arrivando ad un incremento di pressione di 0,3 bar. 4) Ricontrollare bene tutto prima dei viaggi. Pressioni insufficienti sono all’origine di surriscaldamenti e di insicurezza di guida per alterato comportamento del veicolo, ma anche di consumi rapidi ed irregolari della cerchiatura elastica e dell’aumento del consumo di carburante. 5) Fare attenzione allo stato di usura ed agli eventi accidentali. Eventuali urti, lesioni, tagli, rigonfiamenti sui fianchi o sul battistrada richiedono un controllo immediato. Il check-up periodico è indispensabile perché consente di individuare le eventuali conseguenze di urti che si possono manifestare anche a distanza di tempo dall’accaduto. 6) Verificare l’equilibratura delle ruote. Un’usura irregolare delle gomme può essere riconducibile ad anomalie meccaniche quali ad esempio un’imperfetta equilibratura delle ruote o una inefficienza delle sospensioni. 7) Ricordarsi dei limiti di legge. Il Codice della Strada prevede che il battistrada degli pneumatici degli autoveicoli debba avere uno spessore minimo di 1,6 millimetri, ma già con un’usura quasi al limite la capacità del battistrada di assicurare l’aderenza al suolo diminuisce drasticamente, in particolare sul bagnato. 8) Acquistare pneumatici idonei. È essenziale utilizzare pneumatici aventi le caratteristiche omologate all’origine dal costruttore del veicolo e riportate sulla carta di circolazione. 9) Preferire pneumatici omogenei. Per mantenere condizioni di guida ottimali è auspicabile montare 4 pneumatici uguali, con il medesimo grado di usura. Fermo ciò restando, è sempre obbligatorio il montaggio omogeneo sullo stesso asse. 10) Attenzione agli acquisti online. «Il web è un canale oggi molto in voga in ogni settore merceologico, ma per gli pneumatici il rischio è maggiore, perché sul web esiste una fetta di mercato che propone prodotti non conformi, non omologati e perfino contraffatti» concludono gli esperti di CastiglianiGomme.it.

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