Le Isole Baleari vietano la costruzione di nuovi allevamenti intensivi di galline

Dal momento che ancora oggi la maggior parte delle galline in Spagna viene allevata in gabbia, la decisione del governo delle Baleari potrà contribuire a ridurre l’allevamento in gabbia delle galline sfruttate per le loro uova.

Autore: Redazione Greencity

Le Isole Baleari hanno deciso di vietare la costruzione di nuovi allevamenti intensivi di galline. Il divieto, che sarà attuato tramite un decreto legge, arriverà al Parlamento delle Baleari entro un periodo massimo di 30 giorni e impedirà la creazione di allevamenti con più di 160 mila galline. Di recente, lo stesso governo delle Baleari ha respinto il progetto di costruire un nuovo maxi allevamento destinato a contenere 750 mila galline nel comune maiorchino di Sineu, in seguito alla reazione contraria degli abitanti. Alla base della direzione intrapresa dalle isole spagnole c’è una valutazione delle implicazioni negative per l’ambiente, la biosicurezza, la salute e il benessere degli animali. Allevamenti così grandi infatti non solo causano la proliferazione di malattie tra gli animali, ma sono anche insostenibili dal punto di vista ambientale, con gravi rischi per il territorio in cui sono costruiti. Animal Equality ha accolto favorevolmente questo divieto, che permetterà di ridurre le sofferenze che le condizioni di sovraffollamento negli allevamenti intensivi provocano agli animali. All’interno degli allevamenti intensivi, la maggior parte delle galline in Spagna e in tutta Europa vive ancora oggi rinchiusa tra le sbarre metalliche, ma le cose stanno cambiando. Secondo i dati relativi al 2022 forniti dalla Commissione europea, dalla Commissione internazionale delle uova, dalla FAO e dall’Instituto Latinoamericano del Huevo, i sistemi senza gabbie (voliera, allevamento a terra e allevamento all’aperto) sono in aumento, mentre i sistemi con gabbie si sono ridotti del 7% dal 2020 a livello globale. In Italia, il 34% delle galline è ancora condannato a subire questa pratica crudele. Tuttavia, l’allevamento in gabbia si è ridotto del 20% tra 2018 e 2023 e i dati registrati nella Banca Dati Nazionale dell'Anagrafe Zootecnica (BDN) rilevano un ulteriore calo delle galline ovaiole allevate in gabbia per la produzione di uova tra dicembre 2023 e dicembre 2024.

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