I Paesi Industrializzati ed il contenimento delle emissioni di CO2

Tra i maggiori Paesi del pianeta, solo l'Unione Europea ha già approvato una legislazione in materia di abbattimento delle emissioni di biossido di carbonio e gas serra in genere. E con un obiettivo che va oltre quanto concordato con il Protocollo di Kioto.  
Con l'arrivo alla Casa Bianca di Barack Obama, gli Stati Uniti hanno di fatto archiviato il programma di protezione ambientale della precedente amministrazione: il tanto vituperato – dagli ambientalisti - George W. Bush considerato protettore dei petrolieri e sostenitore di un'economia basata sul petrolio e sull'eccessivo uso delle risorse naturali alla resa dei conti si dimostra molto più ambientalista del nuovo Presidente. La legge sull'efficienza ed il risparmio energetico preparata dalla nuova maggioranza Democratica prevede di prendere in considerazione il 2005 come anno-base per il calcolo delle riduzioni delle emissioni. Ufficialmente la percentuale di riduzione delle emissioni considerata rimane del 20%: di fatto però, calcolare il 20% sul 2005, invece che sul 1990, equivale a scndere fino a circa il 15%.    
L'accordo che Obama ha raggiunto a Copenhagen con i rappresentanti di Cina ed India porterà, da una parte, all'approvazione del disegno di legge da parte del Congresso americano; dall'altra, avrà come conseguenza un ulteriore slittamento e rallentamento di tutti i processi per il raggiungimento di un accordo globale in materia di emissioni GHG e riscaldamento globale.


I Paesi Industrializzati ed il contenimento delle emissioni di CO2

Obiettivo per il 2020 Anno di riferimento Status della normativa Australia -5%/-25% 2000 In definizione Canada -20% 2006 In definizione Giappone -25% 1990 In definizione Nuova Zelanda -10%/-20% 1990 In definizione Russia -15%/-25% 1990 In definizione Svizzera -20%/-30% 1990 In definizione Stati Uniti -14%/-17% 2005 In definizione Unione Europea -20%/-30% 1990 Approvata