Per
Cisco, come racconta a GreenCity
Massimo Ciocca, Data Center e Virtualization Marketing Manager, la rete, storage, sicurezza, virtualizzazione ed elaborazione non vivono più in silos che rallentano drammaticamente la crescita e fanno aumentare i costi, ma fanno parte di un unico sistema agile, sicuro e molto efficiente da un punto di vista energetico. Inoltre, una sola rete significa meno interfacce, meno switch e meno server.
GreenCity: L'approccio al data center coinvolge un mix di risorse tecnologiche ma anche finanziarie. Come è strutturata Cisco verso i propri clienti?
Massimo Ciocca: L'approccio al Data Center è un tema molto importante per
Cisco, soprattutto per il grande valore ed innovazione che Cisco può portare ai suoi clienti.
Affrontare le tematiche Data Center con una Architettura intelligente, che è stata sviluppata proprio sul concetto di semplificazione e protezione dell'investimento,
è la risposta di Cisco. Rete, storage, sicurezza, virtualizzazione ed elaborazione non vivono più in silos che rallentano drammaticamente la crescita e fanno aumentare i costi, ma fanno parte di un unico sistema agile, sicuro e molto efficiente da un punto di vista energetico.
G.: Quali sono i plus che Cisco può metter in campo per l'ottimizzazione di un data center a basso impatto?
Massimo Ciocca: Uno dei punti dolenti nei Data Center oggi è la crescente richiesta di spazio, di energia e di raffreddamento. Oltre ad avere numerose risorse nettamente sotto utilizzate, molti Data Center sono costretti a mantenere in parallelo due o tre reti ad alta velocità, una per la rete IP e una per lo storage, qualche volta una per HPC. Inoltre, i server spesso hanno delle interfacce dedicate per la gestione, per il backup o per la migrazione di virtual machine. Il supporto di queste interfacce impone costi significativi connessi alle interfacce, al cablaggio, allo spazio per i rack, all' alimentazione e al raffreddamento.
Unified fabric, innovazione di Cisco, permette di consolidare questi diversi tipi di traffico su una sola rete, general-purpose, ad alte prestazioni, e ad alta disponibilità.
Questo semplifica notevolmente l'infrastruttura di rete e riduce i costi. Esistono realtà in Italia che implementando FCoE hanno ridotto i costi del 50%. Una sola rete significa meno interfacce, meno switch e meno server se consideriamo l'ulteriore evoluzione dell'architettura e cioè
Cisco Unified Computing System, un tassello fondamentale per il Dynamic Data Center ed è una grande innovazione in grado di unificare l'elaborazione, la rete, e l'accesso storage, sviluppato proprio sul modello della virtualizzazione.
G.: Quali sono gli ultimi prodotti Cisco in un'ottica di Green Data Center?
Massimo Ciocca: L'ultima soluzione di Cisco in ottica semplificazione e riduzione della complessità con relativo impatto sui consumi del Data Center è
Unified Computing System. Cisco UCS, infatti, richiede meno del 50% dell'infrastruttura di un sistema tradizionale blade o rack server per il supporto dello stesso carico applicativo. Ad esempio
nel caso di studio di una grande azienda con 320 server, abbiamo verificato che il numero di cavi è stato ridotto dell'86% e i Rack del 61%, con un calo della spesa di alimentazione e raffreddamento del 19% in 3 anni.Come tutti sappiamo le spese energetiche e quelle di raffreddamento sono due degli aspetti più critici per chi deve gestire i Data Center.