ONU, UE deve alzare al 30% i tagli sulle emissioni entro il 2020

Yvo De Boer, segretario esecutivo della Convenzione Onu sui cambiamenti climatici (Unfccc), ha rivolto questo appello durante l'incontro a Bruxelles con il commissario europeo al clima.

Autore: Redazione GreenCity

In previsione della conferenza sul clima, prevista a dicembre a Cancun in Messico, l'Unione Europea dovrebbe lavorare per alzare la soglia del taglio delle sue emissioni al 30%, da qui al 2020, e sbloccare le risorse promesse ai paesi più poveri. E' questo il pensiero che  Yvo De Boer, segretario esecutivo della Convenzione ONU sui cambiamenti climatici (Unfccc), ha esposto a Connie Hedegaard, commissario europeo al Clima, durante l'incontro fra i due a Bruxelles.
Attualmente la linea d'azione dellUnione Europea è quella di arrivare ad un taglio del 20%, entro il 2020, dei gas serra rispetto ai livelli del 1990, ma l'UE è pronta ad impegnarsi ad alzare la propria soglia al 30% se gli altri paesi sviluppati (in primo luogo gli USA) saranno disposti ad impegnarsi nella medesima direzione. Dopo il summit sul clima di Copenaghen,  per De Boer "'i primi veri negoziati partiranno a fine aprile, inizio maggio, in occasione della conferenza di Bonn''. Parole queste che cercano di mantenere un clima di fiducia nella lotta ai cambiamenti climatici, che per i paesi ricchi implica anche una concessione di risorse ed aiuti in favore di quelli poveri. I fondi che la UE dovrebbe sbloccare sono di  7,2 miliardi di Euro, nell'arco di tempo fra 2010 e 2012.  

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