A tre mesi dall'inizio del 2010 è
Torino la città che registra il
maggior numero di superamenti di polveri sottili consentiti per legge, aggiudicandosi con
59 sforamenti il triste primato italiano. Seguono
Frosinone, con
57 superamenti, e
Padova con
56 giorni di sforamento.
I risultati sono sconcertanti se si considera che il limite medio giornaliero di polveri sottili consentito per legge è di 35 giorni all'anno.
Questo limite infatti è già stato raggiunto da un lungo elenco di capoluoghi italiani, il 35% degli 88 capoluoghi di provincia, monitorati da
Legambiente e
www.lamiaaria.it.
A lanciare l'allarme è il
Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato, realizzato anche grazie al contributo di
Telecom Italia, al termine dei suoi 45 giorni di monitoraggio sull'inquinamento atmosferico e acustico.
La campagna itinerante si è fermata in
nove città d'Italia: Messina, Crotone, Potenza, Latina, Ancona, Ravenna, Vicenza, Milano e Genova.
In queste città sono stati compiuti
monitoraggi sulla qualità dell'aria e sui livelli di rumore, grazie alle analisi effettuate dal
Laboratorio mobile dell'Istituto sperimentale di RFI (Rete Ferroviaria Italiana).
Secondo le analisi effettuate, si conferma
alto l'allarme per smog, con elevate concentrazioni di polveri sottili.
Sulle nove città monitorate, infatti, in quattro si sono registrati valori superiori del limite medio giornaliero di PM10.
Il primato negativo va a
Vicenza dove le analisi del laboratorio mobile dell'istituto sperimentale di RFI hanno rivelato addirittura
215 mg/m3 su un limite massimo consentito di 50mg/m3.
Grave è inoltre la situazione relativa al monitoraggio dell'inquinamento acustico.
I livelli di decibel riscontrati in tutte le città superano i limiti di tolleranza, in particolare in città come Messina e Genova dove sono presenti situazioni di evidente violazione dei limiti e dei piani d'intervento volti al risanamento.