Vulcano Islanda, possibile chiusura per Linate, Malpensa e Orio al Serio

La grossa nube sta lambendo la parte transalpina, l'Austria e la Svizzera e se supererà le Alpi, trascinata dai venti, potrebbero chiudere gli scali nel quadrante centro orientale, quelli al Nord del Po come Malpensa, Linate e Orio al Serio.

Autore: Redazione GreenCity

Anche oggi secondo giorno di stop nei cieli dell'Europa Settentrionale e caos in tutto il traffico aereo del Vecchio Continente a causa dell'enorme nuvola di cenere provocata dall'eruzione del vulcano islandese. Attività che per ora non accenna a fermarsi e che crea enormi disagi visto che in questa anomala situazione sono coinvolti dieci Paesi su quaranta,  che fanno parte di Eurocontrol e che rappresentano il 50% del traffico aereo.
Se questa è la situazione "attuale" domani potrebbe essere ancora peggiore, visto che è stato lanciato l'allarme anche per il nostro Paese che rischia di diventare una "no fly zone", se i venti non cambieranno direzione. Sebbene la Protezione Civile dichiara che "avremo un quadro preciso da questa notte", se le previsioni meteorologiche confermeranno che la nube di cenere proveniente dall'Islanda si sta avvicinando al nostro Paese, domani diversi scali del Nord Italia potrebbero essere costretti a chiudere.
Per Luciano Massetti, Direttore dell'Ufficio attività aeronautica del Dipartimento della Protezione Civile "Questa grossa nube sta lambendo la parte transalpina, l'Austria e la Svizzera e se supererà le Alpi, trascinata dai venti, si potrebbe decidere di chiudere gli scali nel quadrante centro orientale, quelli al Nord del Po, come Malpensa, Linate e Bergamo".
In attesa delle decisioni, questo video fornisce la situazione sopra il cratere islandese:


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