Nucleare, il dibattito continua, fra spot e referendum
Mentre Berlusconi e il Governo si dicono certi della strada intrapresa verso il nucleare, programmando una serie di spot per convincere i cittadini, l'opposizione e le associazioni ambientaliste mostrano un parere discorde sulla questione.
Autore: Redazione GreenCity
Ispirarsi alla Francia e cercare di convincere gli italiani a fidarsi del nucleare: questa l'idea di Berlusconi in merito ai nuovi impianti, che il Governo intende aprire in un tempo massimo di 3 anni. Il presidente del Consiglio ha dichiarato: "Prima di individuare un luogo in cui realizzare una centrale nucleare bisogna che cambi l'opinione pubblica italiana", convincendosi della sicurezza delle nuove centrali. Stando a quanto riporta Berlusconi, il 54% dei cittadini italiani sarebbe favorevole all'apertura di una centrale, purché non nelle zone limitrofe a casa sua. Per modificare questa linea di pensiero, il Governo pensa di realizzare spot ad hoc: "Dobbiamo fare una vasta opera di convincimento guardando alla situazione francese: in Francia le comunità locali scendono in campo per avere le centrali in casa loro perché hanno ormai raggiunto una consapevolezza della non pericolosità degli impianti, che portano anche tanto lavoro" e, in merito allo spot "Ne ho parlato con esponenti della nostra tv di Stato, stiamo lavorando a un progetto per raccogliere le esperienze dei francesi che vivono vicino le centrali e trasmetterle in Italia. E' un lavoro che durerà più di un anno, ma è necessario". Dopo l'incontro con Putin, la strada verso il nucleare sembra spianata: il governo Italiano mostra fermezza e risolutezza verso questa decisione, forte anche dell'appoggio russo che, come sottolineato da Putin, è disposta a entrare nel business che si apre in Italia, offrendo finanziamenti e supporto tecnologico. Una strada tracciata, quindi, nonostante sia l'opposizione, che una parte dell'opinione pubblica mostrano di avere un parere discorde in merito. Il Pd ha giudicato "non più ragionevole" la decisione di tornare all'atomo e l'Idv annuncia una raccolte di firme e un referendum, in modo da "spazzare via la colossale truffa atomica". Inoltre, in concomitanza con l'anniversario della tragedia di Cernobyl, Legambiente e Greenpeace hanno organizzato diverse iniziative per indurre una riflessione nei cittadini sui pericoli legati a questa forma di energia.
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