Il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, vista la situazione nel Golfo del Messico, ha disposto controlli urgenti sui pozzi petroliferi nel mare Italiano.
Autore: Redazione GreenCity
Il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, vista la situazione venutasi a creare alla British Petroleum nel Golfo del Messico, ha disposto controlli urgenti sui pozzi petroliferi nel mare Italiano. Premettendo che mai in Italia è mai stata eseguita un'attività di questo tipo e che non ci sono autorizzazioni in corso per esplorazioni e perforazioni in acque profonde, iI Ministro ha comunque intrapreso alcune misure operative se non altro per rassicurare anche l'opinione pubblica. Mercoledì 5 Maggio alle ore 10.00 sono stati così convocati gli operatori petroliferi offshore (ENI e EDISON) per essere sentiti in merito ai sistemi di sicurezza ed emergenza sulle 115 piattaforme presenti nei mari italiani, quasi tutte che producono gas, comunque regolarmente controllate dagli uffici tecnici del Ministero. Nel pomeriggio dello stesso giorno la convocazione è stata rivolta alla Commissione tecnica per gli idrocarburi e le risorse minerarie, per la costituzione di un gruppo di lavoro con il compito di acquisire informazioni sulle cause e circostanze dell'incidente alla British Petroleum. Allo stesso tempo tempo viene sospesa ogni nuova autorizzazione alla perforazione di nuovi pozzi di ricerca di petrolio in mare almeno fino alla conclusione degli accertamenti della commissione. Infine saranno organizzati dei sopralluoghi nei giorni 6 e 7 maggio 2010 presso i tre soli impianti di produzione di petrolio operanti nei mari italiani per una verifica straordinaria dell'efficienza e della funzionalità dei sistemi di sicurezza e dei piani di emergenza previsti, regolarmente e frequentemente controllati dagli uffici tecnici del Ministero, dalle Capitanerie di Porto e dai Vigili del Fuoco.
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