Rondini, sullisola dElba anche la legge si piega per proteggere i nidi

Non solo incentivare i cittadini a segnalare gli eventuali nidi presenti sul territorio, così da poter effettuare un censimento, come decretato in Toscana e in altri comuni in Italia, ma un'azione più decisa e netta.
L'isola d'Elba scende in campo per tutelare rondini e rondoni e, per realizzare ciò, decide di cambiare la legge.
A Marciana, infatti, l'Amministrazione Comunale ha messo mano ad un regolamento edilizio, modificandolo in modo da favorire la nidificazione dei volatili.
Una delibera votata da maggioranza e opposizione, votata ieri, 25 maggio, e subito entrata in vigore ha ripristinato l'utilizzo sui tetti delle vecchie tegole con i coppi aperti nella prima fila.
Grazie alla loro forma, queste tegole consentono a rondini e rondoni di introdursi al loro interno, utilizzando queste cavità per riprodursi.
Inoltre, grazie alla collaborazione con il Parco nazionale dell'Arcipelago toscano, ove è collocata Marciana, saranno adottate misure per agevolare la nidificazione dei volatili, ad esempio l'impiego di intonaci rugosi sotto il cornicione.
Il sindaco di Marciana, Anna Bulgaresi, ha commentato: "Le trasformazioni edilizie sono la causa principale di diminuzione delle specie che da secoli nidificano in città sugli edifici dell'uomo; con questa delibera il nostro Comune, primo in Italia, vuole dare un segnale positivo a tante altre amministrazioni affinché con poco sforzo si tutelino le nostre rondini e i nostri rondoni".
A dispetto delle baruffe di cui si sente spesso nel mondo politico, sia a livello nazionale che locale, quanto deliberato a Marciana mostra come dinanzi a cause importanti si debbano accantonare inimicizie e contese, per lavorare al bene comune. In questo caso, al benessere delle rondini e della natura in generale.