Nei giorni scorsi, l'impianto Archimede, realizzato da Enel a Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, ha incominciato ad assorbire la prima energia solare.
Autore: Redazione GreenCity
"Il primo passo significativo di una complessa fase che porterà Archimede a produrre entro l'estate energia elettrica dal sole": queste le parole con le quali Sauro Pasini, responsabile dell'Area Tecnica Ricerca della Divisione Ingegneria e innovazione di Enel, ha commentato l'attività realizzata nei giorni scorsi nell'impianto di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa. "Per la prima volta al mondo in un impianto industriale è stato possibile assorbire energia solare concentrandola nei sali fusi" che scorrevano lungo gli specchi dell'impianto, ha spiegato Pasini, raggiungendo "temperature superiori ai 400°C". La centrale solare termodinamica a concentrazione di Priolo Gargallo prevede lo sfruttamento dell'irraggiamento solare, attraverso specchi parabolici, per il riscaldamento a temperature superiori ai 500 °C di una miscela di sali fusi. La miscela di sali ad alta temperatura serve per trasformare acqua in vapore che viene utilizzato in una tradizionale turbina della centrale termoelettrica a ciclo combinato a cui l'impianto solare è integrato. Il progetto Archimede di Enel è un progetto strategico per lo sviluppo della tecnologia solaretermodinamica a concentrazione caratterizzato da diversi aspetti, ad esempio l'uso dei sali fusi come vettore del calore, al posto dell'olio diatermico, e come mezzo di accumulo. Questo permetterà di utilizzare il calore assorbito durante la notte anche di giorno, quando il sole non c'è.
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