Il ministero dello Sviluppo Economico rende noto il
Piano d'Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili , elaborato dal Ministero dello Sviluppo Economico e previsto dalla direttiva 2009/28/CE, per il raggiungimento entro il 2020 dell'obiettivo vincolante di coprire con energia da fonti rinnovabili il 17% dei consumi lordi nazionali. La quota di coperutra del fabbisogno da fonte rinnovabile è la media che deriva dai seguenti macro settori:
- il 6,38% del consumo energetico del settore trasporti - il 15,83% per il riscaldamento e il raffreddamento- il 28,97% per l'elettricità
Per quanto riguarda il
settore dei Trasporti le energie rinnovabili sono rapresentate dai biocarburanti, per i quali la praduzione attuale sarebbe già sufficiente a raggiungere gli obiettivi anche se si valuterà comunque la possibilità di ricorrere all'importazione non solo della materia prima, ma di una quota di biocarburanti. Per ottenere però un miglioramento del settore dei trasporti in termini ambientali, si sta comunque prendendo in considerazione il ricorso all'elettricità per sviluppare al meglio il trasporto elettrico.
Per i consumi dovuti a
Riscaldamento e Raffrescamento, si dovranno compiere grossi sforzi considerando il basso contributo da fonti rinnovabili ad oggi. Gli investimenti riguarderanno quindi lo sviluppo di infrastrutture come il teleriscaldamento, la cogenerazione e l'uso del biogas da erogare attraverso la rete di distribuzione attuale. In ogni caso assume particolare importanza la messa in efficienza degli edifici.
Sull'
energia Elettrica affinché la percentuale di consumi elettrici coperti da fonti rinnovabili possa aumentare ai livelli adeguati e con costi efficienti, gli interventi da eseguire riguarderanno ovviamente il sistema di distribuzione realizzando reti intelligenti, dette Smart Grids, che permetterebbero di usufruire di servizi di stoccaggio/accumulo/raccolta dell'energia per ovviare al problema della disponibilità a intermittenza.
Il
Piano d'Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili prevede quindi una strategia energetica che deve essere sostenibile e amica dell'ambiente tenendo conto anche della riduzione delle emissioni di gas serra, per mantenere gli impegni del governo negli accordi europei ed internazionali.
Ma altempo stesso deve operare per migliorare la competività dell'industria manifatturiera ttraverso il sostegno alla domanda di tecnologie rinnovabili e lo sviluppo di politiche di innovazione tecnologica.
Il documento programmatico, redatto secondo le linee guide della Commissione Europea e realizzato insieme ai Ministeri dell'Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, è pubblicato sul
sito del Ministero ed è posto in consultazione fino al 29 giugno, per essere successivamente trasmesso alla Commissione Europea.