Il
21 agosto segna una tappa sfortunata per tutti gli abitanti del pianeta: la data, infatti, è il
giorno in cui si esaurisce il nostro bilancio ecologico per l'anno in corso.
Una volta superato questo limite, l'umanità avrà terminato tutto quello - dall'
assorbimento di CO2 alle materie prime per i prodotti alimentari - che la natura può offrire per quest'anno.
Da quel punto in poi, fino a fine 2010, soddisferemo la nostra
domanda ecologica sfruttando le scorte di risorse e accumulando di anidride carbonica nell'atmosfera.
Ogni anno il
Global Footprint Network calcola la "fornitura" naturale per quanto riguarda la
biocapacità e l'ammontare delle risorse che il pianeta genera, mettendo a confronto la
domanda da parte della specie umana: lo sforzo necessario per produrre tutte le risorse biologiche che consumiamo e per assorbire le conseguenti emissioni di anidride carbonica.
L'
Earth Overshoot Day è un concetto ideato dall'inglese
New Economics Foundation e segna il giorno in cui la domanda di risorse comincia a superare l'
offerta rinnovabile.
Per la maggior parte della storia umana, l'umanità è stata in grado di
vivere armonicamente con la natura - a livello di risorse consumate e di produzione di biossido di carbonio, a un tasso inferiore rispetto a quello che il pianeta era in grado di sopportare e di riassorbire ogni anno.
Ma, circa tre decenni fa, abbiamo attraversato una
soglia critica e la "domanda" umana ha cominciato a superare l'offerta delle risorse naturali.
Questo divario tra domanda e offerta - noto come "
ecological overshoot", o superamento ecologico - è in crescita costante ogni anno. I dati più recenti di
Global Footprint Network mostrano che ci vuole un anno e cinque mesi per generare ciò che l'umanità richiede (produzione di risorse e di assorbimento di CO2) in un anno.
Di Terra ce n'è solo una, certo: il fatto che stiamo utilizzando (o spendendo) il nostro capitale naturale più velocemente di quanto esso riesca a ricostituirsi è simile ad avere le spese che continuano a superare il reddito. Lo scompenso è evidente.
In termini planetari, i
risultati dei nostri eccessi di spesa ecologica stanno diventando sempre più evidenti di giorno in giorno. Il
cambiamento climatico - in seguito all'anidride carbonica emessa più velocemente di quanto riesca ad essere riassorbita dalle foreste e dei mari - è il più ovvio e preoccupante risultato.
Ma ce ne sono anche altri:
foreste sempre meno estese, estinzione di molte specie, collasso della pesca e riduzione delle acque dolci, solo per citarne alcuni.