L'
Agenzia delle Entrate ha emanato ieri una risoluzione (n. 88/E), che si sofferma sul corretto trattamento fiscale delle somme pagate dal
Gestore dei servizi energetici (Gse) per incentivare la produzione di energia pulita. In pratica la risoluzione prevede una serie di cessioni agevolate per i contribuenti che producono elettricità da
fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico destinandola agli usi domestici.
Secondo le nuove disposizioni dell' Agenzia delle Entrate la tariffa fissa
omnicomprensiva versata dal Gse alle persone fisiche e gli enti non commerciali che immettono in rete l'energia prodotta con impianti
fino a 20 kw usati per alimentare l'abitazione privata o la sede dell'organizzazione non è imponibile ai fini Iva, mentre sul fronte delle imposte dirette rientra tra i redditi diversi.
È questo, in sintesi, il chiarimento fornito Il documento di prassi precisa, inoltre, che l'immissione in rete dell'energia non autoconsumata costituisce sempre un'attività commerciale quando è effettuata da persone fisiche o enti non commerciali titolari di impianti non destinati a soddisfare principalmente bisogni "personali" o con una potenza superiore ai 20 kw. Una regola valida anche quando i sistemi di produzione sono gestiti da contribuenti che svolgono attività commerciale o di lavoro autonomo. In tutti questi casi, la tariffa omnicomprensiva rappresenta
un corrispettivo di vendita soggetto a Iva e, per quanto riguarda la tassazione diretta, un ricavo che concorre alla determinazione del reddito d'impresa.
Il testo della
risoluzione n. 88/E è disponibile sul sito
www.agenziaentrate.gov.it.