"L'obiettivo di avere un
10% delle macchine immatricolate alimentate a elettricità", un
mix energetico che "prevede il 25% di nucleare, il 25% di carbone, il 30% di rinnovabili e il resto gas".
Sono questi
alcuni degli obiettivi che l'amministratore delegato di Enel,
Fulvio Conti, indica per il futuro prossimo dell'energia in Italia. Obiettivi ragionevoli e convenienti per l'ambiente, l'industria e l'occupazione, dice il dirigente, al cui raggiungimento
Enel è pronta a contribuire da protagonista.
In una lunga intervista rilasciata sul settimanale
Economy del 7 ottobre, Conti spazia dallo sviluppo delle rinnovabili ai progressi della ricerca, dal programma nucleare italiano all'ormai prossima quotazione in borsa di
Enel Green Power e alla sua
diffusione nel mercato internazionale.
"Vi darò nuova energia" titola Economy. E l'AD spiega che
l'energia elettrica è pronta rispondere alle sfide di oggi vincendo in competitività il petrolio anche nella partita della mobilità, garantendo una resa energetica doppia rispetto a benzina e diesel. Anche per questo, forte di riscontri e del costante sviluppo della ricerca, Enel ha da tempo cominciato a investire sulla
e-mobility per le aree urbane con progetti insieme a
Smart,
Renault e
Piaggio.
L'intervista tocca poi il tema
Green Power e lo fa a partire proprio dall'imminente quotazione in borsa. Conti è convinto che "ci sia un
interesse molto forte degli investitori per una compagine che nel suo campo è fra le prime al mondo". E sottolinea la "presenza in 16 Paesi" di EGP insieme ai progetti nati negli ultimi mesi: dagli Stati Uniti al Brasile, dal Cile alla fabbrica di pannelli fotovoltaici in realizzazione in Sicilia. Per il futuro operativo di EGP poi annuncia: "Il nostro piano prevede di passare dai 5.800 megawatt di produzione di oggi a oltre 9mila nel 2014".
Nel botta e risposta con Economy c'è poi spazio per il tema strategico del
mix energetico italiano. Conti afferma che "la combinazione più efficiente, assunta come obiettivo anche dal governo, prevede
25% di nucleare, 25% di carbone, 30% di rinnovabili e il resto gas". Un mix che porterà l'energia a
costare circa il 20% meno di oggi e che permetterà all'Italia di annullare "un importante svantaggio competitivo nei confronti della maggior parte dei Paesi più sviluppati".
Il nucleare è quindi parte della risposta al bisogno energetico italiano, e alla domanda dell'Economy "Le centrali nucleari non devono farci
nessuna paura?", Conti risponde: "Su questo
i numeri parlano chiaro: sommando la vita delle diverse centrali nucleari sparse per il mondo si arriva a una durata di circa
10 mila anni di lavoro senza incidenti dopo quello di Chernobyl".