"Entro gennaio 2011 le Regioni dovranno fissare le proprie regole per integrare le fonti rinnovabili nel territorio. Una grande occasione per ragionare di futuro e di una green economy che sia capace di dare risposta ai problemi dell'edilizia, della qualità urbana, dell'agricoltura, delle piccole e medie imprese".
Legambiente si rivolge ai Governatori, quindi, affinché non perdano questa occasione per stabilire le proprie
regole relative alla diffusione di impianti per le energie rinnovabili nel proprio territorio perché con l'approvazione da parte del Governo delle
linee guida nazionali, si chiude la stagione dell'incertezza normativa e si apre una nuova fase: le Regioni potranno ora
fissare regole certe in modo da garantire trasparenza e efficacia delle procedure di realizzazione degli impianti e di tutela del paesaggio.
In caso contrario invece, da febbraio, si dovranno utilizzare le indicazioni, peraltro incomplete, delle Linee Guida nazionali.
Le Linee guida devono dunque definire un
quadro di regole capace di garantire per le diverse fonti
l'efficace integrazione ambientale e paesaggistica.
Un risultato che si può ottenere
definendo per gli impianti eolici, solari, da biomasse, idroelettrici, geotermici
le aree non idonee, e introducendo criteri per la più corretta progettazione e integrazione delle differenti fonti nel paesaggio, secondo un principio di progressività, in modo da semplificare l'iter per gli impianti di dimensione ridotta e in regime di scambio sul posto.
L'individuazione dei riferimenti per la più efficace diffusione degli impianti da fonti rinnovabili passa quindi per due percorsi paralleli:
l'analisi dei caratteri del territorio per l'individuazione delle aree non idonee e attraverso criteri che permettano di orientare la progettazione verso una attenta integrazione negli edifici e nel paesaggio.