L'energia giusta per ogni luogo: questo il tema centrale del dibattito curato da
Ca' Filiera del costruire sostenibile.
L'evento, tenutosi il 11 novembre a Vicenza, è stato
animato dai molti professionisti intervenuti.
Il
presidente dell'associazione, Francesco Migotto, ha aperto i lavori della tavola rotonda, un appuntamento dove si sono incontrati e confrontati professionisti quali architetti, geometri e il professore dell'Università Ca' Foscari di Venezia Matteo Civiero, con alcune aziende del settore, come Rei Group, Kloben, Clivet e Smiderle impianti, Surface, Egeo.
Il recente
tema dell'alluvione nella zona è stato tra i primi ad essere trattato: l'impatto dei cambiamenti climatici, infatti, risulta strettamente correlato al reperimento e all'utilizzo intensivo di energie tradizionali. L'alternativa si chiama Energy Revolution, una nuova concezione dove l'efficienza energetica (considerata la fonte più sostenibile) assume un ruolo di primaria importanza.
Il
futuro dell'edilizia, ad esempio, scommette sul fatto che gli investimenti dovranno arrivare grazie alla consapevolezza di un'effettiva convenienza e non più solo grazie agli incentivi (che oggi stanno creando molta speculazione nel settore, con effetti non sempre positivi).
La casa deve quindi diventare un attore attivo del sistema energetico e non più solo un assorbitore passivo.
Durante la tavola rotonda è emersa, inoltre, l'assoluta
importanza della fase di progettazione, degli studi di fattibilità e della necessità di formare gli imprenditori ad una nuova cultura del costruire. Una nuova educazione sul tema della
sostenibilità va stimolata anche in ottica estetica, dove è necessario dialogare con le
pubbliche amministrazioni per ricerca una soluzione architettonica condivisa anche nei centri storici.
Per fare la scelta migliore tra
fotovoltaico, geotermico, sistema di collettori sottovuoto, pavimenti continui con impianto radiante e pompe di calore è necessario studiare soluzioni personalizzate, non ripetendo meccanicamente prassi già applicate.
In Italia, infatti, è sbagliato l'approccio: si è parlato di
fonti rinnovabili prima che di efficienza energetica.
Si deve partire dal problema e non dalla soluzione, analizzando il ventaglio delle possibilità energetiche e dando sostenibilità a ciò che viene pianificato e poi realizzato. Fare sistema e integrare diverse soluzioni con lo scopo di ottenere il risultato migliore: è questo il fine dell'
associazione Ca' Filiera, uno scopo emerso con consapevolezza durante l'evento.