Assosolare, grave limitare spazio per il fotovoltaico su aree agricole

Il Presidente di Assosolare, Gianni Chianetta fa il punto sullo schema di decreto sulle energie rinnovabili approvato oggi in Consiglio dei Ministri.

Autore: Redazione GreenCity

il Presidente di Assosolare Gianni Chianetta ha commentato così l'approvazione del Decreto sulle energie rinnovabili approvato in giornata dal Consilio dei Ministri: "la grave limitazione posta per gli impianti fotovoltaici a terra realizzati su aree agricole, prevista dall'articolo 8 dello schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva 2009/28 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, è un pesante freno allo sviluppo del settore fotovoltaico in Italia.
Una scelta in contrasto con i recenti provvedimenti  come le linee guida ed il terzo Conto Energia, e che innalzerà nuovamente la valutazione "rischio Paese" per tutti gli investitori.
Se questa scelta venisse confermata, inoltre, pregiudicherebbe significativamente il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla direttiva Europea sull'energia da fonti rinnovabili, che prevede l'utilizzo del 17% di energia da fonti rinnovabili entro il 2020.
La paura dell'occupazione dell'agricoltura è infondata: basti pensare che se anche tutti i 3 GW del terzo Conto Energia fossero impiegati in impianti a terra, questi occuperebbero circa 6000 ettari a livello nazionale, quanto da dati ISTAT la superficie totale agricola e forestale in Italia è di 19,6 milioni di ettari di cui 13,2 milioni sono utilizzati per l'agricoltura; il fotovoltaico impegnerebbe quindi lo 0,045% della superficie agricola.
È poi paradossale che lo stesso Governo che vuole tutelare l'interesse degli agricoltori ha bocciato nel terzo conto energia le serre fotovoltaiche, con le quali il fotovoltaico avrebbe potuto aiutare il mondo agricolo".

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