Negli
Appennini il
Lupo ha un alleato in più. Anzi, una vera e propria
rete di alleati fatta di istituzioni, esperti e ricercatori che oggi, per la prima volta, si sono riuniti presso la
sede del Parco Nazionale della Majella a Badia Morronese vicino Sulmona (AQ) per condividere le
misure di conservazione e gestione del Lupo nell'Appennino sfruttando l'esperienza acquisita con
APE (
Appennino Parco d'Europa).
Il
Network Istituzionale, fa parte del progetto
LIFE Wolfnet promosso dal
Parco Nazionale della Majella (coordinatore), il
Parco Nazionale del Pollino, il
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi-Monte Falterona e Campigna, la
Provincia dell'Aquila, l'
Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana e
Legambiente. Altri 8 enti pubblici, tra riserve naturali, parchi nazionali e regionali,
province appenniniche, hanno cofinanziato il progetto mentre tutte le regioni interessate dalle attività hanno reso il loro supporto istituzionale.
Il
Network mira, infatti, a diffondere le migliori pratiche per la coesistenza cercando di minimizzare il conflitto che spesso si crea tra alcuni esemplari e le
attività zootecniche, di prevenire il fenomeno delle mortalità illegali, ridurre i rischi sanitari, gestire l'impatto delle attività antropiche sul
ciclo biologico della specie.
Secondo Legambiente il Network è un importante ed ambizioso tentativo di creare un sistema pilota di coordinamento e di sinergia tecnico-istituzionale. Il tavolo di coordinamento permanente infatti è composto da tutti i oggetti coinvolti nel progetto
APE - Appennino Parco d'Europa e sottoscrittori della
Convenzione degli Appennini.