Saglia, un confronto dopo le critiche al decreto sulle rinnovabili
In seguito alle critiche al decreto sulle rinnovabili Saglia ha dichiarato: " Critiche ingenerose ma siamo aperti al confronto".
Autore: Redazione GreenCity
"Le critiche al decreto sulle rinnovabili, che recepisce la direttiva europea sulle fonti rinnovabili, ci sembrano ingenerose. Sul decreto, attualmente all'esame delle commissioni parlamentari, siamo aperti al confronto". È quanto dichiara Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all'energia, in merito alle critiche mosse al decreto sulle rinnovabili da parte di associazioni ambientaliste quali Greenpeace, Legambiente e WWF e di organizzazioni quali Fondazione sviluppo sostenibile, Kyoto Club e Ises Italia. "L'Italia resterà il primo paese europeo per incentivi – assicura il sottosegretario – mentre Paesi leader del settore come Spagna e Germania stanno riducendo gli incentivi pubblici". "Il nostro progetto – spiega Saglia – tende a ridurre i sussidi gradualmente e a sostituire il meccanismo dei certificati verdi che in taluni casi ha sostenuto più la rendita che lo sviluppo. Non possiamo dimenticare che gli inventivi alle rinnovabili ricadono sulla bolletta degli italiani. Se l'attuale meccanismo se non verrà corretto, nel 2020 avremo un esborso di 9 miliardi di euro". "Pertanto l'attenzione del governo allo sviluppo delle fonti rinnovabili – sottolinea il sottosegretario – è massima. Lo testimoniano il Piano d'azione presentato a Bruxelles, il nuovo conto energia per il solare 2011-2014, il decreto sulla geotermia, le linee guida per l'autorizzazione degli impianti attese da 7 anni e gli interventi a sostegno delle biomasse".
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