Materiali sintetici come la plastica richiedono
enormi quantità di energia per la loro produzione, ma anche per essere distrutti. Biologicamente incompatibili con l'ambiente naturale, con la loro presenza stanno lentamente avvelenando l'intero ciclo vitale di questo pianeta, e quindi anche la nostra vita di esseri umani. Per produrre un metro cubo di stirofoam serve l'energia equivalente ad un litro e mezzo di petrolio. Un prezzo altissimo, economicamente e dal punto di vista ambientale.
La
soluzione a questo problema potrebbe venire da un elemento assolutamente naturale, che tutti noi conosciamo bene, e che compare in quasi tutte le case come protagonista della nostra tavola:
i funghi. Per quanto possa sembrare fantascientifico, la cosa non è pura utopia: già oggi esistono in commercio prodotti per gli imballaggi, come sostituti dello stirofoam e ora anche per l'isolamento termico negli edifici, a base di un fungo filamentoso. I vantaggi sono molti: meno energia per alimentare il processo produttivo e la possibilità di recuperare il prodotto alla fine della sua vita utile.
Con i funghi, quindi, sarebbe possibile creare una classe di materiali completamente nuova, in grado di assicurare le stesse caratteristiche – flessibilità, robustezza, igiene, per esempio – ma che non offrono problema alcuno per la loro produzione e distruzione. Tutto si basa sul
mycelium, una meraviglia che la natura ci offre in abbondanza. Si produce da solo senza bisogno di intervento umano, se non per dargli da mangiare. Cresce praticamente in ogni angolo del pianeta, permettendo di dare il via ad una vera catena industriale a Kilometro Zero, con indubbi vantaggi dal punto di vista dei trasporti. Trasforma biomasse legnose in una sostanza polimerica, che può essere modellata praticamente in qualunue forma. Anche come colla, per esempio, il che permette di produrre materiali dalle varie proprietà: isolanti termici o acustici, resistenti al fuoco, al vapore o all'umidità, agli impatti. Tutto questo senza usare una singola goccia di petrolio. Prodotti che possono essere riciclati al 100 per cento, magari come compost per il giardino.