Nel corso di una conferenza sulla formazione di esperti italiani per il nucleare svoltasi presso l'Enea, il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia ha ribadito la necessità di posizionare la sede dell'Agenzia per la sicurezza nucleare a Roma.
Autore: Redazione GreenCity
Il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, nel corso di una conferenza che si è tenuta presso l'Enea sulla formazione di esperti italiani per il nucleare, ha ribadito la necessità di posizionare la sede dell'Agenzia per la sicurezza nucleare a Roma. Durante la conferenza, Saglia ha tracciato l'elenco dei prossimi appuntamenti internazionali del Governo italiano nell'ambito del programma di rientro al nucleare: a marzo si terrà a Roma il vertice Italia-Francia con il presidente Sarkozy sugli accordi per il nucleare tra le due nazioni, mentre ad aprile, il ministro dello sviluppo economico Romani si recherà a Washington per un incontro con il segretario di Stato americano per parlare di energia. Nel corso del convegno, il commissario dell'Enea Giovanni Lelli, ha dichiarato che sono necessarie risorse qualificate, almeno 1000 laureati "nucleari" per centrale che si occupino di tutto: dalla costruzione alla messa in esercizio dell'impianto. Si parla dunque di circa 10mila esperti complessivi per 10 anni se il programma nucleare italiano (4 centrali e 8 reattori) si dovesse realizzare pienamente. Proprio per questo motivo, secondo Lelli, è indispensabile "identificare per tempo le esigenze di formazione e gli interventi per disporre delle competenze necessarie".
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