Angiola Tremonti, "sopprimere i randagi" e scoppia la polemica
A seguito della dichiarazione della sorella del Ministro Tremonti di sopprimere i cani randagi per abbattere i costi del comune di Cantù, insorgono le polemiche degli animalisti.
Autore: Redazione GreenCity
Polemica sulle parole della sorella del Ministro Tremonti, consigliere comunale del Comune di Cantù, Angiola Tremonti. La Tremonti si è lamentata dei costi di gestione del canile di Mariano Comense per cui il Comune contribuisce con 50 centesimi all'anno per residente pari cioè a 18 mila Euro totali. Da qui la proposta di una soluzione drastica: "si dovrebbe arrivare a prendere la decisione per cui gli animali che non vengono adottati entro un determinato periodo di tempo vadano soppressi, visto che oggi ci troviamo in una situazione in cui ci sono famiglie canturine che non hanno da mangiare". Ovvia la reazione dei gestori del canile e dei volontari dell'associazione Gli amici del randagio: "Non può certo essere la signora Tremonti a decidere della vita e della morte di un essere vivente: la sua è un'idea paranazista". Intanto continuano le proteste a Cantù e si ripercuotono sul web dove in moltissimi siti internet compaiono commenti sulle dichiarazione della consigliera canturina. La diretta interessata rimane però irremovibile: "Non possiamo uccidere tranquillamente i polli da mangiare e scandalizzarci per i randagi da sopprimere, che portano malattie".
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