Il Giappone ha chiuso uattro impianti nucleari per incidenti a seguito della scossa di terremoto e dello tsunami che hanno colpito il paese. Secondo l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, non si sono verificate perdite di radiazioni.
Autore: Franco Cavalleri
Allarme per gli impianti nucleari giapponesi a seguito del terremoto e dello tsunami che hanno colpito il paese asiatico nelle scorse ore. L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA) ha reso noto di aver ricevuto informazioni dall'Agenzia per la Sicurezza Nuceare e Industriale (NISA) giapponese che l'impianto di Fukushima Daiichi è stato chiuso. Un incendio sarebbe invece scoppiato nella centrale di Onagawa: una volta domato il fuoco, anche questo impianto è stato chiuso, così come quelli di Fukushima-Daini e Tokai. In nessun caso sarebbero state rilevate fughe di radiazioni. Secondo l'IAEA, dopo la prima, diastrosa scossa di magnituto 8,9 una seconda, più leggere ma ancora molto forte (6,5) avrebbe colpito il Giappone nelle immediate vicinanze dell'impanto nucleare di Tokai. L'agenzia internazionale sta ancora investigando la situazione a Fukushima Daiichi e negli altri impianti e reattori di ricerca nel paese asiatico, così come per quanto riguarda le reti di fornitura di energia elettrica per l'alimentazione ed il raffreddamento degli impianti e dei reattori. Un raffreddamento continuo ed efficiente è fondamentale per la sicurezza degli impianti nucleari, anche dopo che questi sono stati chiusi.
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